pestaggio

Fedez incastrato dalle telecamere? "Va incontro a Iovino e prova a colpirlo"

Nelle ultime ore non si fa che parlare di Fedez e della sua presunta partecipazione al pestaggio di Cristiano Iovino (avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 aprile a Milano e mai denunciato dal diretto interessato). Due vigilantes del complesso residenziale dove il personal trainer abita hanno riferito che il cantante era uno dei membri del gruppo di aggressori. Una versione, quella dei testimoni, che avrebbe trovato già riscontro nelle prime indagini della procura del capoluogo lombardo, che ha aperto un fascicolo per rissa e lesioni nei confronti del 37enne romano. "Io non c’ero. E dalla telecamera non si vede niente", ha dichiarato il marito di Chiara Ferragni nel corso di un incontro al Salone del libro sulla salute mentale. "La stampa che si occupa fondamentalmente di notizie inutili, tipo le c…ate che fa Fedez di notte", ha aggiunto puntando il dito contro i giornalisti. Ma oggi, in un articolo de La Stampa, inizia a emergere un'altra versione dei fatti. 

 

 

Dalle immagini della telecamera di sorveglianza del palazzo si vedrebbe la prima fase del pestaggio del personal trainer dei vip. In via Marco Ulpio Traiano, "il minivan nero sfreccia e si ferma di colpo in mezzo alla strada". Il primo a scendere dal mezzo, stando a quanto riporta il quotidiano, "è proprio Fedez che, infatti, nella stessa notte è stato denunciato dai carabinieri per rissa". A quel punto, sempre secondo La Stampa, il rapper "va incontro a Cristiano Iovino e prova a colpirlo con due pugni". Quando il 37enne "riesce a schivarli e si prepara a rispondere intervengono altri due uomini scesi dal van, molto più grossi di lui". Il nome del rapper è nella "cnr", la comunicazione della notizia di reato che riassume la serata e che è confluita nel fascicolo aperto dalla pm Michela Bordieri per lesioni e rissa. Il motivo dell'aggressione sembrerebbe essere legato a "un apprezzamento di troppo" a una ragazza. "Dopo la rissa Iovino e Fedez 'si sono scambiati dei messaggi e dati appuntamento sotto casa del personal trainer'. A parole, per un chiarimento. Ma dai trenta secondi di filmato emergono solo botte", si legge sul quotidiano.