Salone del Libro, Sgarbi contro l'esclusione degli autori candidati: "Assurda"
Vittorio Sgarbi replica al parlamentare del Pd Mauro Berruto sulla decisione del Salone del Libro di Torino di non consentire la presentazione di libri di autori che sono anche candidati alle elezioni. «Io non piagnucolo. La scelta di escludere scrittori e saggisti perché candidati - spiega Sgarbi - è assurda, nonostante il goffo tentativo di legittimarla da parte di Mauro Berruto, e porta l’esclusione di metà dei candidati della lista "Pace, terra e dignità", fra i quali due autori come Pierluigi Odifreddi e Angelo Orsi. Una scelta sbagliata, come dimostra il nobile sostegno di Zerocalcare, dentro al Salone, a Ilaris Salis, candidata con "Alleanza Verdi Sinistra".
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"Cultura e politica - sottolinea Vittorio Sgarbi - vanno insieme, se non per Berruto, al quale dico che queste regole sono semplicemente forme di inutile eccesso di zelo e che in passato, ai tempi di Ernesto Ferrero, non essendo scritte da nessuna parte, non furono applicate, come nel caso dello scrittore e giornalista Carlo Vulpio, candidato nel 2009 in tutte le circoscrizioni per "Italia dei Valori", il partito, ligio alle regole, di Antonio Di Pietro; il libro di Vulpio era "La città delle nuvole" sui disastri dell’Ilva a Taranto».