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Vannacci, Bocchino: "Perché lo vogliono? Rompe la logica del politicamente corretto"

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A Dimartedì, il programma di politica e di attualità di La7, si è preso di nuovo il discorso del generale Vannacci e della sua decisione di candidarsi alle Europee. Dopo le interlocuzioni e le attese, i rumors e le polemiche, Matteo Salvini ha scoperto la sua carta ufficializzando, proprio il 25 aprile, la candidatura del generale, che correrà in tutte le circoscrizioni. E Giovanni Floris ha lanciato il tema sul tavolo del dibattito. Ospite in studio, Italo Bocchino ha preso la parola e ha iniziato il suo discorso agganciandosi al paragone, fatto in studio, tra Vannacci e Camporini. "Camporini ha una storia molto importante. Vannacci ha un'altra storia importante perché comandare la Folgore non è una cosa che capita a tutti".

 

 

C'è però tra i due una sostanziale differenza: "Con la differenza che Vannacci prenderà tra i 500 mila e 1 milione di voti e Camporini non li prenderà", ha detto il direttore editoriale del Secolo d’Italia. "È il popolo che decide e vuole Vannacci perché rompe la logica del politicamente corretto che ha stufato", ha aggiunto poco dopo Vannacci. E Carlo Calenda, dal centro dello studio della trasmissione che va in onda tutti i martedì, ha replicato: "Non mi piace la parola popolo, preferisco quella 'cittadini'".  "Credo che gli italiani abbiano voglia di avere persone per bene che si comportano in modo normale", ha dichiarato il leader di Azione. 

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