Porta a Porta

Porta a Porta, Cerno sfida la sinistra: “Dopo Ilaria Salis ora dovete candidare Toti”

Tommaso Cerno, direttore de Il Tempo, è stato ospite dell’edizione del 7 maggio di Porta a Porta, il talk show di Rai1 che vede Bruno Vespa alla conduzione. Nelle prime fasi della trasmissione l’argomento è stato quello relativo agli arresti domiciliari di Giovanni Toti ed ecco il giudizio di Cerno: “Non solo non viene rispettata più la tregua elettorale, ma si può avere la sensazione gli ultimi 30 giorni prima del voto sono un terreno fertile perché un’inchiesta e un’accusa si trasformino in un grande tema politico che occupa lo spazio elettorale. E lo occupa, nel momento in cui la riforma di questa parola, giustizia, che dovrebbe essere rivolta a milioni di italiani, sembra sempre fatta perché i politici facciano quello che vogliono. Davanti all’atto enorme - sottolinea il direttore - di un arresto per qualcosa avvenuto, se è avvenuto, quattro anni prima, e che ci mette davanti ad una fattispecie straordinaria, cioè il politico scrive lui e dichiara legittimamente di aver preso i soldi da qualcuno, indicando quindi alla magistratura dove andare a cercare. Questo in un Paese normale è un atto di rispetto dell’elettore e della legge e tu lo arresti”.

 

 

Poi Cerno, proseguendo il suo discorso, lancia una provocazione alla sinistra alla luce di questo arresto: “Siamo in una campagna elettorale dove un’accusata di tentato omicidio, perché è stata esposta in un tribunale straniero con delle manette, è stata candidata da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Quindi io mi aspetto la candidatura di Toti alle Europee da parte della sinistra. Così come mi aspetto che quelle fasce tricolori di sindaco, che ho visto sfilare a Bari, altra inchiesta capitata in momento elettorale e di decisioni definitive di liste e ruoli, per difendere il nome dell’Italia e della moralità, vadano a sfilare dicendo che sono state inquinate le elezioni”.

 

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“Ricordiamoci, che se mai ci sarà una sentenza definitiva su questo caso, la vedremo nel 2031-2032, se la media dei processi italiani resterà la stessa. E a quel punto ci saranno stato due volte le elezioni politiche, sarà cambiato il capo dello Stato e tutti i governatori italiani. Se questa è una campagna elettorale normale e serena dove si può discutere di futuro… Ditemi voi!”, l’amara conclusione nell’intervento di Cerno da Vespa.