Vannacci, l'attacco durissimo di Paglia a Zona Bianca: "Come si comporta un soldato"
La candidatura del generale Roberto Vannacci alle elezioni europee dell'8 e del 9 giugno fa parlare e divide l'opinione pubblica. Gli attriti tra il militare e il Difesa iniziati con la pubblicazione del libro Il mondo al contrario sono noti, e per sostenere le istanze delle gerarchie militari a Zona Bianca è intervenuto Gianfranco Paglia, tenente colonnello e consigliere del Ministro della Difesa. Paglia condivide con Vannacci l'esperienza politica, essendo stato parlamentare dal 2008 al 2013 con il Pdl. Infatti l'ufficiale, che ha perso l'uso delle gambe in missione a Mogadiscio e per questo ha ricevuto la medaglia d'oro al valor militare, non contesta la candidatura con la Lega ma le posizioni promosse da Vannacci.
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"Sono parole che vengono fuori da un generale, il mio dovere è quello di spiegare all'Italia tutta che il pensiero di Vannacci non è il pensiero della Difesa. Noi siamo lontani anni luce da quello che lui continua a dire dal mese di agosto a oggi, non per niente è stato sospeso per 11 mesi", afferma Paglia. "I suoi discorsi sono stati divisivi - continua - a noi personalmente non interessa quello che fanno i nostri soldati in camera da letto o di che colore hanno la pelle. Ciò che conta è servire il paese e farlo nel miglior modo possibile, onorare il giuramento che hanno reso".
Parole dure, quelle del tenente colonnello. Che continua: "Quando il presidente Gianfranco Fini mi chiese di intraprendere la campagna elettorale con loro la prima cosa che feci fu chiamare il mio capo di Stato maggiore, e dopo dissi a mia moglie perché sono un soldato, così che ci si comporta", è la stoccata a Vannacci. Il quale, argomenta Paglia, "è stato sospeso semplicemente perché ha scritto un libro che non era autorizzato con argomenti divisivi, di tutto rispetto per le sue idee ma non per le nostre".
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A quel punto il conduttore Giuseppe Brindisi, nella puntata di domenica 5 maggio del programma di Rete 4, chiede: "Lei che è consigliere di Crosetto sull'elezione di Vannacci la pensa come il ministro?", ossia che sarebbe meglio per l'esercito se il generale venisse eletto all'europarlamento. "Per noi sicuramente sarebbe una buona cosa perché personalmente non credo che lui meriti di tornare a indossare l'uniforme, ma l'ha detto anche Vannacci - continua Paglia - Adesso lui si sta facendo fare i conti per vedere se andare in pensione oppure no. È tutto legittimo ma noi dobbiamo prendere le distanze". Parole che hanno scatenato un acceso dibattito sui social. In favore di Paglia, e contro: "Disdicevole un soldato che critica sui media un suo commilitone. Chi lo ha autorizzato a presentarsi in uniforme, lo Stato Maggiore quindi ne è portavoce o è lì a titolo personale?", si legge su X. E ancora: "perché non avete organizzato un bel contraddittorio con Vannacci?"