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Prima di domani, Chirico e il punto critico tra Israele e Hamas: qual è la questione centrale

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Si discute del destino della guerra a Gaza nel corso della puntata del 6 maggio di Prima di domani, il talk show di Rete4 che vede Bianca Berlinguer alla conduzione. Tra gli ospiti figura anche Annalisa Chirico, che approfondisce la tematica della trattativa in corso tra Israele e Hamas: "Per Israele la questione centrale è la restituzione degli ostaggi. Quindi bisognerà capire nelle prossime ore se questo punto, che per Israele, sarà davvero rispettato da Hamas. Sarà un punto decisivo, loro vogliono la restituzione degli ostaggi ancora vivi e dei cadaveri, delle persone che non ci sono più”.

 

 

È una nuova proposta a tutti gli effetti quella avanzata dai mediatori arabi che Hamas ha già accettato e che Israele ha invece rifiutato, volendo proseguire con l’operazione a Rafah parallelamente ai colloqui con il nemico. Secondo quanto riportano i media arabi e israeliani, la prima fase di tale tregua vedrebbe un cessate il fuoco di sei settimane e il rilascio di 33 ostaggi in vita - donne, bambini, anziani e malati - in cambio della liberazione di centinaia di prigionieri palestinesi. Fonti citate da al-Arabiya sostengono che l’accordo preveda anche il ritiro delle forze israeliane dal centro di Gaza nella prima fase e lo stop delle operazioni militari nei cieli di Gaza per 10 ore al giorno. Il dirigente di Hamas, Khalil al-Hayya, ha spiegato ad al-Jazeera, che questa fase includerebbe anche il ritorno dei palestinesi sfollati nelle loro case e un incremento degli aiuti umanitari a Gaza, in particolare carburante e materiali di soccorso. Tuttavia, secondo al-Hayya, sarebbero 50 i prigionieri palestinesi liberata per ogni donna ancora nelle mani di Hamas che verrebbe rilasciata.

 

 

Nella seconda fase il movimento palestinese rilascerebbe i prigionieri maschi per un numero indeterminato di prigionieri palestinesi. La terza fase dell’accordo prevederebbe l’avvio di un piano di ricostruzione di Gaza per un periodo dai tre ai cinque anni. Altre fonti citate da Sky News Arabia sostengono che nella seconda fase ci sarebbe l’interruzione permanente delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. Ma per Israele questi punti non bastano.

 

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