In altre parole, pure Saviano smonta Schlein: "Ignorate Vannacci? Un regalo"
Roberto Saviano è l'ospite d'onore di In altre parole, il programma condotto da Massimo Gramellini su La7 sabato 4 maggio. Lo scrittore di Gomorra prima parla della criminalità organizzata, vecchio cavallo di battaglia, poi fodera il consueto arsenale contro il centrodestra. Arrivando a surreali contraddizioni, ad esempio tuonando contro i candidati alle europee che risultano indagati in qualche inchiesta. Si fanno i nomi di Vittorio Sgarbi e, soprattutto, del generale Roberto Vannacci, grande protagonista delle ultime settimane anche grande agli attacchi della sinistra. Per Saviano non dovrebbe correre alle europee - il generale è indagato per istigazione all'odio razziale per alcune affermazioni contenute nel suo libro bestseller... - anche se non serve una legge, "dovrebbe esserci una valutazione dei partiti".
"Che ci dite di Ilaria Salis?" Tovaglieri inchioda la sinistra
A quel punto il conduttore fa il nome di Ilaria Salis, l'italiana detenuta in Ungheria in attesa di giudizio con l'accusa di aver partecipato a pestaggi politici, candidata dall'Alleanza Verdi-Sinistra. Per lei Saviano fa un'eccezione e tra in ballo addirittura Enzo Tortora: la candidatura "aumenta la luce sull'ingiustizia che stai subendo", afferma lo scrittore.
Si parla poi diffusamente di Vannacci, candidato con la Lega, che per Saviano è la mossa politica di un Matteo Salvini "profondamente in crisi, ha l'unica possibilità di radicalizzarsi sempre di più e quindi candidando una figura del genere cerca di marcare la differenza" con Giorgia Meloni. Tuttavia, Saviano dà un dispiacere a Schlein, anzi a Elly come la chiama nel corso dell'intervista. "Questa cosa di scrivere 'ignoratelo' è un regalo meraviglioso, è un manifesto che mostra invece la rilevanza" di Vannacci, afferma in relazione alla campagna boomerang del Pd con il volto del generale "oscurato". "Se tu devi comunicare 'non occupatevi di lui' stai sottolineando la rilevanza", rimarca lo scrittore. "Non si può sempre 'memizzare' la politica", continua.
Il boomerang del Pd: c'è l'effetto Letta. E ora tutti "pazzi" per Vannacci
In studio come di consueto c'è anche il cantautore Roberto Vecchioni, il quale afferma che "da insegnate" non avrebbe mai permesso ai suoi studenti di partecipare a una manifestazione anti-Vannacci com e quella vista a Napoli, proprio per non dargli la "possibilità di dire di avere dei nemici". E invece dirgli: "Non sei nessuno. E sarà nessuno tra un po', avrà un attimo di gloria ma poi...". Insomma, ci stanno ricascando, con Gramellini che chiosa: "Allora smettiamo di parlarne...".