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Vannacci, la difesa di Orsini spiazza Berlinguer: "Io in antitesi ma..."

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A Napoli va in scena l'ennesimo tentativo di censura nel nome dell'antifascimo, con i collettivi rossi che ìì hanno provato a fermare la presentazione del libro del generale Roberto Vannacci, candidato alle europee con la Lega. Ci sono stati anche scontri con la polizia quando i manifestanti hanno provato a sfondare il cordone di sicurezza delle forze dell'ordine. Se ne parla anche a Prima di domani, il programma condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4. Il professor Alessandro Orsini è chiamato a dare un commento sul militare al centro del dibattito pubblico, per le sue posizioni controverse. Il sociologo innanzitutto ci tiene a precisare, "da studioso", che non è vero come affermato in studio che ha attaccato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, suo superiore, ma il generale "ha risposto a degli attacchi"; spiega Orsini. 

 

Ma "Vannacci le piace o no per quello che scrive, che dice e per il modo in cui si presenta?", chiede la conduttrice. "Io appartengono a una cultura politica opposta, quindi i contenuti" espressi da Vannacci "non li condivido - afferma il sociologo - però bisogna anche riconoscere che molto spesso quello che dice Vannacci viene spaventosamente strumentalizzato e distorto, da studioso ho il dovere morale di dire queste cose". Insomma, il prof si dice in "antitesi" con il generale, ma il più delle volte, sostiene, Vannacci si difende da attacchi strumentali. Sul fatto che un generale entri in politica, Orsini dal canto suo commenta che "sotto il profilo della tenuta democratica non è un fatto negativo", perché se un militare alla luce del sole si impegna nelle istituzioni repubblicane resta in una certa misura "sotto controllo" del sistema democratico. Il problema è quando i generali "tramano nell'ombra". 

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