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Fassino, l'incredulità di Porro: “Scena tristissima”. Poi la sentenza: è cleptomania

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Piero Fassino è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati per la vicenda relativa al presunto furto di un profumo il 15 aprile scorso in un negozio del Duty Free dell'aeroporto di Fiumicino. Il caso della denuncia del parlamentare Pd viene commentato da Nicola Porro, giornalista e conduttore di Quarta Repubblica, in un video in cui ripercorre le ultime notizie sul caso: “Sapete quanto ho difeso Fassino, perché questa storia del profumo Chanel che si è imbertato all’aeroporto Fiumicino di Roma… Tra l’altro ci sono passato e ho documentato su Instagram che mi sembra impossibile che uno lì si fa un profumo. Però su Repubblica leggo alcuni degli interrogatori dei commessi e delle commesse del duty free. Una commessa dice ‘Guardate che noi Fassino già a dicembre 2023 lo avevamo beccato che si era preso il profumo e lo aveva messo dentro al trolley, lo fermiamo e glielo facciamo notare, con lui che si giustificò dicendo che stava andando a pagare’. Vabbè, già questa non è un’operazione così semplice, perché prendere un profumo, metterlo dentro al trolley, poi andare a pagare dopo che ti becca una commessa non è esattamente la stessa cosa. Ma pare che l’abbia fatto 2-3 volte e ci sono 4-5 video che fanno vedere chiaramente che è tutto rubato, cioè che lui ha fatto questo tentativo di rubare”.

 


“Siccome io penso che sia una persona intelligente e comunque non ha bisogno di rubare un profumo da 100 euro, questa storia è veramente cleptomania, cleptomania - ripete ancora Porro -. È una roba pazzesca, io l’ho difeso in tutti i modi, ma insomma le dichiarazioni messe a verbale nell’ordinanza sono dichiarazioni di gente convinta che questo pick-pocket sarebbe micidiale. È indagato, sarebbe successo altre due volte…”. “Scena tristissima”, la chiosa finale del giornalista.

 

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