Daniele Capezzone: estremisti islamici? Hanno "sponde a sinistra". I rischi
Da quando Hamas, il 7 ottobre, ha attaccato brutalmente Israele, gli equilibri internazionali hanno iniziato a scricchiolare. Sebbene in Italia non esista una minaccia specifica, l'allarme è concreto. Il rischio è che la guerra in Medio Oriente contribuisca a risvegliare i cosiddetti "lupi solitari" e che gli islamici estremisti colgano l'occasione per togliere ogni freno e pensare di avere carta bianca nel nostro territorio. "Noi ci siamo già troppo bendati. Qui, a Milano, la notte di Capodanno islamisti e gente di seconda generazione nella zona di San Siro e a piazza Duomo hanno messo a ferro e fuoco la città minacciando la polizia": così ha esordito Daniele Capezzone che, in collegamento con il Tg4, ha commentato i temi cruciali della settimana.
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"Qualche anno fa, nella stessa circostanza, c'erano state delle molestie nei confronti delle donne", ha raccontato il direttore editoriale di Libero. "È evidente che non riusciranno a imporre nessun tipo di califfato. Sono quattro criminali", ha subito aggiunto. Secondo il giornalista, "sono significative due cose: prendono sempre più terreno, fanno queste manifestazioni in pubblico perché si sentono più forti, legittimati e hanno spesso sponde politiche e culturali a sinistra". Ma non solo. La preoccupazione è che la prepotenza spinga gli estremisti islamici a guadagnare sempre più terreno. "Pezzi di territorio sono lasciati a loro, alla Sharia, alla legge coranica, a fare come gli pare, anche con gli effetti terroristici che abbiamo sperimentato", ha commentato Capezzone.