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Otto e mezzo, “è così, te lo dico io”. Sechi tiene il punto con Gruber sul caso Scurati

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Si continua a disquisire del caso Scurati nel corso della trasmissione del 26 aprile di Otto e mezzo, il talk show di La7 che vede Lilli Gruber alla conduzione. Tra gli ospiti della puntata figura Mario Sechi, direttore di Libero, che ritorna sulla questione del monologo dello scrittore non andato in onda sulla Rai: “Scurati esprime non posizioni politiche, di più, fortemente politiche. Il suo non era un monologo sul 25 aprile, io non dico che sia popolare, ha espresso posizioni fortemente politiche, fortemente critiche sul presidente del Consiglio. Si possono esprimere, ma con un contraddittorio, visto che si tratta della Rai, cioè del servizio pubblico, e il contraddittorio non era previsto. Io l’avrei mandato in onda con un contraddittorio, come è buona regola. Qua abbiamo opinioni diverse, non capisco perché Scurati doveva fare un monologo contro il premier da solo”.

 

 

“E quando Meloni viene intervistata da sola e i ministri vengono intervistati da soli?”, prova ad incalzarlo Gruber, con la pronta risposta di Sechi: “Torniamo al punto. Scurati è un soggetto politico? È libero di esprimere la sua opinione, ma all’interno del servizio pubblico, come tu ben sai Gruber, deve esserci un contraddittorio. E non c’era”. “No, no, questo lo dici tu, proprio perché non è di un partito politico, non è così in nessuna televisione pubblica europea”, replica ancora la padrona di casa. “Eh, te lo dico io, perché è così”, non molla la presa Sechi. Non c’è proprio possibilità di convergenza tra i due su questo tema.

 

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