“lei è ebrea?”
Rai, Zanchini si lamenta dopo lo scivolone con Mieli: “Mollato da tutti”
È scoppiato il caos intorno a Giorgio Zanchini, conduttore di Radio Anch’io su Radio Rai, per l’intervista ad Ester Mieli. “Lei è ebrea?”, la domanda rivolta nella puntata del 24 aprile alla senatrice di Fratelli d’Italia. Zanchini ora cerca di chiarire quanto successo in un’intervista al Corriere della Sera: “Non mi aspettavo questa levata di scudi contro di me, sono un moderato. Quando ho chiesto alla senatrice Mieli se fosse ebrea la mia intenzione era l’opposto di quella che mi si attribuisce. Prima della senatrice aveva parlato una studentessa dell’ateneo di Torino che rivendicava l’antisionismo. A lungo ho cercato di farle capire che la sua posizione era inaccettabile. Prima ancora stavo parlando con il rettore Tomaso Montanari e il professore americano Michael Driessen della protesta negli atenei Usa. E anche a Driessen ho chiesto se fosse ebreo. Lui mi ha risposto ‘no’ con serenità, capendo le mie intenzioni”.
“Io - dice ancora al quotidiano - volevo chiarire il punto di vista soggettivo di chi parlava. Ed è quanto ho cercato di spiegare a Mieli che mi ha travolto. Io volevo portarle solidarietà. Se ho ferito qualcuno mi scuso. Ma è assurdo puntarmi contro il dito. Io ho un sacco di cugini ebrei…”. “Mi hanno già mollato tutti…”, il lamento finale di Zanchini. A replicargli è Maurizio Gasparri, di Forza Italia, intervistato sempre dal Corsera: “Adesso Zanchini si giustifica tanto. Ma il tono che ha usato lo avete sentito? Sgradevole è dir poco. Un approccio brutale. Zanchini non sarà un fondamentalista, ma quello che è successo è inaccettabile”.