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Piero Fassino denunciato per tentato furto in aeroporto: "Volevo pagare"

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Il deputato del Pd Piero Fassino è stato denunciato per il furto di un profumo del valore di 100 euro in un duty free shop all'aeroporto di Fiumicino. L'episodio risale al 15 aprile ed è stato riportato da Il Fatto Quotidiano. Quella mattina, racconta il giornale diretto da Marco Travaglio, l'ex ministro della Giustizia stava aspettando l'aereo diretto a Strasburgo, dove doveva partecipare ai lavori della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Secondo la ricostruzione offerta, Fassino, una volta superati i controlli di routine, si è fermato al duty free e ha preso una confezione di profumo da donna di una marca molto conosciuta. "Volevo comprarlo per mia moglie", ha spiegato poi.

 

 

Nel momento in cui l'esponente del Pd aveva in mano la confezione, sarebbe squillato il cellulare: "Avendo il trolley in mano e il cellulare nell'altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse", ha dichiarato il parlamentare al Fatto. Ciò che non torna, secondo il Fatto, è che Fassino "con il cellulare in una mano e il trolley nell'altra (e il profumo in tasca), - forse distratto dalla telefonata - si sarebbe allontanato oltre le casse, cosa che ha fatto scattare l'allarme anti-taccheggio, richiamando così l'attenzione della vigilanza e, conseguentemente, la segnalazione alla polizia". Diversa la versione dei fatti di Fassino, che ha invece sostenuto di essere stato bloccato dal vigilante appena aveva messo il profumo in tasca.

 

 

Sebbene sembri ci sia stata una discussione tra Fassino e gli addetti alla sicurezza, nella quale il deputato coinvolto avrebbe cercato di giustificare il suo gesto, i responsabili del duty free hanno riguardato le immagini delle telecamere di sorveglianza e hanno deciso di sporgere denuncia contro il parlamentare. "Sono stupito per un episodio che pensavo di aver già chiarito con i responsabili" ha detto Fassino al Fatto Quotidiano, "si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell'atto segnalandolo a un agente di polizia. Certo non intendevo appropriarmi indebitamente di un boccettino di profumo".
 

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