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Otto e mezzo, “il Pd ne esce male”. Formigli boccia la linea di Schlein

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La retromarcia di Elly Schlein sul suo nome nel simbolo del Partito democratico è la notizia politica più commentata nel salottino di Otto e mezzo, il talk show di La7 che vede Lilli Gruber alla conduzione. A bastonare la segretaria dem ci ha pensato anche Corrado Formigli, tra gli ospiti in studio: “Il Pd ne esce male. Per quanto Stefano Bonaccini dica di mettersi alle spalle questa cosa e di pensare ai problemi concreti, non è che gli elettori in 24 ore si mettono tutto alle spalle. Vengono bombardati da un dibattito tutto interno al partito, non si capisce perché questi panni non vengano lavati in casa. Non stiamo parlando di grandi opzioni del mondo, non stiamo parlando di come affrontare l’immigrazione, la geopolitica, la guerra in Ucraina, e allora ben venga il dibattito pubblico in un partito democratico come lo è effettivamente il Pd più degli altri. Qui stiamo parlando di questioni che devono risolversi loro e devono presentarsi agli elettori con una linea comune. Altrimenti l’idea è solo quella del grande casino”.

 

 

“C’è una ragione per cui Schlein forza sulla sua candidatura, sul nome sul simbolo del Pd. È un segnale molto netto, evidentemente loro hanno avuto dei sondaggi su eventuali vantaggi. Il messaggio è - spiega ancora Formigli - ‘votate me, non votate il Pd’. Il Pd dei cacicchi, il Pd uscito male dalle inchieste in Puglia e Piemonte, votate me perché poi mi date la forza per cambiare il partito. Il problema è che è un po’ debole come posizione, buon tentativo, ma per farti votare devi avere una piattaforma politica forte”. “Sono delle astuzie che alla fine ti lasciano con un palmo di naso”, la chiosa del conduttore di PiazzaPulita.

 

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