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Ilaria Salis, Sallusti inchioda la sinistra: il vero schiaffo di una candidatura che è puro marketing

La candidatura di Ilaria Salis da parte dell’AVS fa storcere la bocca ad Alessandro Sallusti, che mette il duo Bonelli-Fratoianni con le spalle al muro. “Spiacevole, ma necessario, è infatti ricordare che Ilaria Salis ha quattro condanne passate in giudicato per violenza, resistenza a pubblici ufficiali e invasione di edifici oltre che ben ventinove segnalazioni all’autorità giudiziaria”, scrive il direttore de Il Giornale nell’editoriale apparso sulla prima pagina del 19 aprile. “Ognuno è libero di scegliersi i suoi martiri e i suoi eroi, ma – prosegue Sallusti - se quello di Ilaria Salis è il curriculum ideale per la sinistra italiana, beh lo schiaffo non è tanto all’Europa (e all’Italia) bensì ai lavoratori e alle lavoratrici, ai precari, ai pensionati al minimo, ai disoccupati e a tutti coloro che il partito di Fratoianni dice di voler tutelare e che nonostante le difficoltà non si sono mai sognati di lanciare bombe molotov contro i poliziotti o partecipare a raid punitivi contro simpatizzanti di destra”.

 

 

“Calando la carta Salis, Fratoianni e Bonelli sperano nel miracolo di superare nelle urne la soglia minima del 4% necessaria per accedere al Parlamento europeo. Questa però non è politica, è puro marketing elettorale, il marketing della disperazione che erge la violenza a valore pur di agguantare una poltrona ed esistere nel dibattito pubblico dal quale, senza Salis, sarebbero esclusi per manifesta inutilità”, la parte finale dell’articolo con cui viene inchiodata la sinistra.