Israele-Iran, Di Bella svela gli intenti degli Usa: "Attenti a quello che fate"
La dimostrazione che una guerra non coinvolge mai solo due popoli. È iniziato tutto il 7 ottobre scorso tra Hamas e Israele, in una delle innumerevoli riedizioni del conflitto israelo-palestinese. Gli Stati Uniti sono l’ombra protettrice sempre viva di Benjamin Netanyahu, ma ora siamo arrivati all’inevitabile escalation causata dall’attacco aereo dell’Iran a Israele. Il presidente americano Joe Biden è apparso molto preoccupato delle reciproche scaramucce tra Teheran e Tel Aviv, e la rappresaglia promessa dal primo ministro israeliano, seppur “pensata e non di pancia”, non lascia presagire nulla di buono. Antonio Di Bella, storico giornalista della Rai ora corrispondente negli Stati Uniti, ha rivelato durante la puntata di Tagada su La7 le intenzioni degli americani in questa fase del conflitto: “Netanyahu ha fatto capire di obbedire all’incitamento di Biden, che gli ha riferito di non essere al suo fianco nella guerra se Israele intende colpire l’Iran”.
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“State attenti a quello che fate”, questo il succo del monito che il capo della Casa Bianca avrebbe riferito al presidente israeliano, secondo la lettura dell’esperto ospite della conduttrice Tiziana Panella. Ergo, la dichiarazione d’intenti di Biden è che “gli Stati Uniti sono al fianco di Israele per proteggerla da eventuali attacchi di Hamas, ma non attaccare l’Iran”. Tale scelta strategica è da rinvenire nel fatto, sostiene Di Bella, che “Biden teme l’escalation, questo è quello che lo preoccupa più di ogni altra cosa”. Purtroppo, però, l’escalation è già in atto. Netanyahu ha annunciato che la risposta comunque arriverà, l’avvertimento è chiaro. In un vortice di offensive e controffensive, il rischio è quello di ritrovarsi tra le mani un pugno enorme di morti e niente più, senza risolvere alcunché. Il tentativo di Biden di mediare tra i due fuochi è apprezzabile, ma forse bisognava pensarci già molto tempo fa. Nella speranza che non sia già troppo tardi per rimediare.