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Omnibus, dal prof. Parsi schiaffo a Israele: “Loro la prima violazione macroscopica”
Una stoccata a Benjamin Netanyahu. Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni Internazionali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, è ospite della puntata del 15 aprile di Omnibus, talk show del mattino di La7 con Alessandra Sardoni alla conduzione, e si sofferma sullo scontro tra Israele e Iran: “Non va dimenticato che questa azione iraniana molto violenta e condannabile, perché ha violato lo spazio aereo di una serie di paesi oltretutto confinanti, è la risposta ad un omicidio mirato, come usano dire gli israeliani, quindi l’omicidio di una serie di personaggi dell'Iran che erano in una sede consolare di Damasco. Per cui la violazione macroscopica del diritto internazionale originaria è quella, è un po' singolare che spesso venga un po' dimenticato. Poi la reazione dell'Iran è condannabile per la sua magnitudine”.
“Ma anche questo - prosegue Parsi - interviene in un quadro medio orientale che dal 7 ottobre se una cosa non ha visto è stata la sensatezza, la proporzionalità, la scelta deliberata diciamo così di obiettivi con lo scopo di minimizzare perdite civili. Non era così l’attentato criminale di Hamas, ma non è stata così neanche la risposta prolungata e completamente fuori misura da parte di Israele. Per cui quando guardiamo quello che è successo l'altro giorno dobbiamo inquadrarlo su un quadro, su una situazione, in cui il radicalismo ha preso la mano per così dire”. L’esperto si concentra poi sul futuro: “Ora è chiaro che la domanda che tutti si fanno è ‘Ma gli israeliani a questo punto, come sottolineato dal presidente Biden, si accontenteranno di avere colto oggettivamente una vittoria militare in difesa, ma non è che le vittorie in difesa siano meno importanti, anzi, e quindi molleranno l'idea di una rappresaglia violenta oppure no?”.
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E prosegue così l’analisi: “La risposta israeliana al momento sembra essere aperta nelle due direzioni, quindi faremo qualcosa ma non vi diremo né come né quando. Speriamo che come quando sia in maniera limitata e più tardi possibile perché questo punto Il punto cruciale. Gli iraniani, al di là del chiacchiere e distintivo, hanno dimostrato di aver scelto degli obiettivi precisi, di aver preallertato tutto il mondo tre giorni prima. Quindi è una reazione che ha consentito loro di salvare la faccia davanti a quella che era una violazione del diritto e una grave provocazione di Israele e contemporaneamente di non creare una vera e propria escalation. Quindi cosa farà Netanyahu? Fino ad ora Netanyahu - l’ennesima bordata al premier ebraico da parte del professor Parsi - ha dimostrato di avere una predilezione per la radicalizzazione e per versare il sangue. Speriamo che questa predilezione cessi, speriamo che le pressioni americane siano sufficienti su Israele. La Russia per una volta ha detto una cosa giusta, perché oggettivamente il Medio Oriente è area di doppi standard dall'origine del concetto”.