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Chiara Ferragni, Manfuso: "Non parla del manager perché...". L'ipotesi

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L’Antitrust sta indagando sulle uova di Pasqua di Dolci Preziosi brandizzate da Chiara Ferragni, ipotizzando una pratica simile a quella del caso del pandoro Balocco. Lo ha dichiarato il presidente Roberto Rustichelli, intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta. "Abbiamo ricevuto tre segnalazioni che evidenziavano delle criticità, abbiamo avviato il caso a gennaio con delle ispezioni della Guardia di Finanza e l’ipotesi per cui si procede è la medesima, una pratica commerciale scorretta con una possibile falsa informazione", ha spiegato. Intanto Fedez, ospite di Francesca Fagnani, ha dichiarato che le colpe del cosiddetto pandoro gate non solamente della moglie: "Chiara poteva gestire meglio la situazione, tutti vedono la cattiva fede: io sono sicuro che non ci sia cattiva fede. Lei ha scelto di prendersi tutte le responsabilità. Poteva e doveva spiegare che le responsabilità non sono tutte sue. Anche dei manager? Di un manager, uno solo". 

 

 

Perché Chiara Ferragni ha deciso di non esprimersi sul suo manager Fabio Maria Damato, anche lui indagato per truffa aggravata? Questo è l'interrogativo posto da Myrta Merlino a Pomeriggio Cinque, il programma di informazione e di attualità. A prendere la parola è stata Sara Manfuso: "Il manager sarà costretto ad assumersi le sue responsabilità perché è indagato. C'è un dato oggettivo", ha premesso. L'opinionista ha acceso un dubbio in studio: "La vicenda si fa più intricata. C'è il concetto di corresponsabilità. Non è che ci saremmo aspettati uno scaricabarile sul manager, però questo non proferire parola ci fa pensare che lei non parli di lui perché a quel punto lui potrebbe dire altre cose su di lei. Succedono queste cose nelle aziende". 

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