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Caso Careggi, Bernardini de Pace: "Disforia di genere? Non possono decidere i bambini"

Esplode il caso Careggi sul cambio di sesso dei minori. La relazione sull’ispezione del 23 e 24 gennaio 2024 all’azienda ospedaliero-universitaria di Firenze decisa dal Ministero della salute, è stata consegnata: si tratta della documentazione ufficiale sul percorso di presa in carico e gestione dei pazienti in età evolutiva con "disforia e incongruenza di genere". Nel mirino l’attività del centro sul trattamento di minori con presunta disforia di genere con il farmaco triptorelina, usato per bloccare la pubertà nei minori che non si riconoscono nel sesso biologico con cui sono nati. Indaga anche la Procura di Firenze, sulla scia di un esposto presentato da Annamaria Bernardini de Pace. Il noto avvocato matrimonialista, esperta di diritto di famiglia, è intervenuta a Pomeriggio 5 martedì 9 aprile. 

 

Sulla vicenda "siamo a un buonissimo punto, primo perché il ministero ha risposto mettendo in evidenza le criticità molto gravi che ci sono in quell'ospedale - spiega Bernardini de Pace nel programma condotto da Myrta Merlino su Canale 5 - secondo perché grazie a un ulteriore esposto che ho fatto io alla Procura della Repubblica di Firenze si è aperta un'indagine che potrà andare certamente più a fondo di quanto finora abbiano potuto fare gli ispettori del ministero, e questo è importantissimo". L'avvocato sottolinea che "tutti noi ci dobbiamo rendere conto che dei bambini piccoli, di sette, otto, dieci e undici anni, non possono essere loro a stabilire da che cosa dipende il loro panico e la loro agitazione". Insomma, a decidere una transizione di genere non possono essere i bambini. "Ma neanche i genitori perché non tutti i genitori hanno la responsabilità di poterlo fare, e questo ho detto al ministero e al procuratore", ribadisce Bernardini de Pace.