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Dritto e rovescio, La Russa: "Su certi giornali solo un trafiletto...", boato in studio

Gabriele Imperiale
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Ignazio La Russa può sorridere e inchioda detrattori e opposizione. Ospite di Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio su Rete 4, racconta la sua settimana e lo fa con un sorriso a 32 denti. Il presidente del Senato inizia l’intervista subito con una battuta. Alla domanda del conduttore su come vada, risponde: “Come si dice? Non ci possiamo lamentare. Lei sa che in Unione Sovietica, quando facevano la fila per il pane, una televisione italiana andò a intervistare: ‘Ma voi qui come vi trovate?’ ‘Non ci possiamo lamentare!’ – racconta divertito – ‘Ma dovete fare la fila per il pane’, ‘Non ci possiamo lamentare’. Il terzo: ‘l'ha capito che è vietato lamentarsi’”. Applausi e risa in studio.

Del Debbio lo porta subito a parlare dell’opposizione: “Su una vicenda grave che potevano risolvere dicendo ‘dappertutto esistono mele marce’ o cose del genere – dice riferendosi al caso Bari – hanno da soli creato un problema forse ancora più grosso. E quindi non ho bisogno di infierire e nella mia veste di presidente del Senato non voglio infierire”. In questa veste però si lascia ancora una volta andare a una battuta: “I prezzi salgono su tutto e si abbassano solo per comprare i voti” dice ridendo insieme al conduttore che lo segue: “Cinquanta euro... il voto di scambio non risente dell'inflazione”.

 

Poi sul led di fronte a lui appare Elly Schlein in un suo discorso sul Partito Democratico e sui voti comprati: “Mi sembra sincera – spiega il presidente del Senato – però non si non si poteva neanche immaginare un capo di partito che dice ‘noi vogliamo voti sporchi’. È anche abbastanza ovvio”. È un La Russa meno pungente del solito che però non rinuncia a una piccola bordata alla sinistra cogliendo l’assist del conduttore: “La superiorità morale non c'è mai stata. È autoreferenziale. Credo di poterlo dire e non capisco perché dovrebbero arrogarsi una superiorità morale verso altri – spiega La Russa – anche da presidente del Senato credo che nessuno si possa e non si debba arrogare una presunta superiorità morale”.

 

Incalzato da Del Debbio, La Russa parla della propria famiglia e dell’inchiesta che aveva investito il figlio: “Oh, a proposito… In casa, in famiglia, sul tema della giustizia, c’è qualche passo buono, no?” chiede il conduttore. “Non ho più commentato la vicenda di mio figlio – sottolinea e lancia la bordata ad alcuni giornalisti – l'unica cosa che posso dire è che mi sono stupito del fatto che alcuni giornali, non tutti, non questo, che avevano dato con grande rilievo non solo l'inizio ma anche fasi dell’inchiesta. Su questa cosa un trafiletto o, addirittura, un giornale, nulla”. Poi la conclusione, ancora una volta detta con un sorriso: “Mi son convinto che deve essere davvero un passo buono, insomma”. Applausi e prossimo argomento.

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