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Dritto e rovescio, Capezzone travolge il trapper con il machete: "Serve un medico bravo"
Paolo Del Debbio dedica sempre una parte della trasmissione da lui condotta alla criminalità e alle gang che usano armi e violenza in maniera ricorrente. E anche ieri a Dritto e rovescio è arrivato in studio il trapper Baby Touchè, che ha raccontato la sua storia e ha provato a interfacciarsi con gli ospiti chiamati dal conduttore. A intervenire, tra gli altri, Daniele Capezzone. "Complimenti! Lei è un bell'esempio per i giovani e per gli studenti di giurisprudenza che possono fare un ripasso di diritto e procedura penale": questa la premessa del direttore editoriale di Libero che, dopo aver espresso solidarietà per l'aggressione subita dal collega Simba La Rue, ha elencato i motivi per cui il giovane è già ben noto alla giustizia.
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"Se leggo tutti i suoi guai, arriviamo a domani mattina alle 11. A gennaio è stato stabilito che non può mettere piede a Padova, a giugno è ritenuto responsabile di due aggressioni al parcheggio nel corso di una manifestazione, poi è stato il mandante di una spedizione punitiva e sarebbe volata una coltellata. Foglio di via pure da Vicenza e da Venezia. Adesso le trovano in casa un machete da 54 centimetri ed è indagato anche per tentato omicidio", ha ricordato al pubblico e al suo interlocutore. Poi il primo, durissimo affondo: "Lei non è né il cugino di Santa Maria Goretti né un artista, ma un piccolo e pericoloso criminale".
Baby Touchè, che risulta indagato anche per detenzione abusiva di armi e di esplosivi, ha preso il microfono e ha detto: "Indagato, zio. Ho già visto che tipo di persona sei. Non ti rispondo. Il machete non l'ho portato in giro, lo uso a casa mia, in cucina". Giustificazione, questa, che non ha convinto Capezzone e gran parte dei presenti. "Vi servono un avvocato e un medico bravi", ha scandito il giornalista. "La vita reale non è quella che vedi tu", ha replicato il trapper. Il direttore editoriale di Libero non ci ha visto più: "La vita reale è quella dei ragazzi che si alzano presto per lavorare e per studiare e che si fanno un c**o così".