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Papa Francesco striglia padre Georg: "Senza umanità", retroscena su Ratzinger
Da padre Georg Gaenswein, già segretario particolare di papa Benedetto XVI, c'è stata "mancanza di nobiltà e di umanità". A dirlo è papa Francesco nel libro-intervista con Javier Martinez-Brocal "El sucesor". "Mi hanno provocato un grande dolore: che il giorno del funerale venga pubblicato un libro che mi ha messo sottosopra, raccontando cose che non sono vere, è molto triste. Naturalmente non mi colpisce, nel senso che non mi condiziona. Ma mi ha fatto male che Benedetto sia stato usato. Il libro è stato pubblicato il giorno del funerale, e l’ho vissuto come una mancanza di nobiltà e di umanità", ha detto Jorge Mario Bergoglio su monsignor Gaenswein, l’arcivescovo tedesco che, prima del funerale di Ratzinger, pubblicò il libro "Niente altro che la verità". Libro che provocò un grande dibattito dentro e fuori dal Vaticano.
Il successivo allontanamento da Roma di padre Georg, che fu destinato in Germania senza mansioni, fu interpretato cona una sorta di vendetta da parte di Francesco. Il quale nell'intervista parla anche del Conclave del 2005, quando "cercarono di usarmi" per non far eleggere Papa, il cardinale Joseph Ratzinger. "In quel conclave - la notizia è nota - mi usarono", racconta Francesco che spiega che se i cardinali giurano di non parlare di ciò che accade in un Conclave, i Papi possono farlo. "È successo - racconta quindi - che ho ottenuto quaranta voti su centoquindici nella Cappella Sistina. Sono bastati per fermare la candidatura del cardinale Joseph Ratzinger, perché, se avessero continuato a votarmi, non sarebbe riuscito a raggiungere i due terzi necessari per essere eletto Papa". Alla domanda se non avessero potuto scegliere lo stesso Bergoglio, Francesco chiarisce: "Non era questa l’idea di chi sta dietro ai voti. La manovra consisteva nel mettere il mio nome, bloccare l’elezione di Ratzinger e poi negoziare un terzo candidato diverso. Mi dissero poi che non volevano un Papa ’straniero'".