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Otto e mezzo, Montanari non si tiene: "Dovremmo pregare gli africani di venire in Italia"

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Il patto tra Ue ed Egitto sui migranti sancito dalla missione di Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen dal presidente Al-Sisi è "un accordo per aumentare i morti", attacca Rosy Bindi nella puntata di lunedì 18 marzo di Otto e mezzo, su La7. A rincarare la dose fino ad auspicare un arrivo in massa di migranti dall'Africa in Italia è Tomaso Montanari, rettore dell'Università per stranieri di Siena, anche lui ospite di Lilli Gruber. "Di accordi con i dittatori ne sono stati fatti tanti, ne vedremo ancora - afferma il professore - ma qui il contenuto allarmante è quello che riguarda proprio i migranti. Non per caso perfino l'Ansa ha parlato di un accordo contro l'emergenza migranti". Per Montanari l'intesa "chiede ai regimi del Nordafrica di torturare, bloccare e stroncare le vite e le speranze delle persone subsahariane che cercano di venire da noi contro i valori della nostra Costituzione e con i soldi delle nostre tasse". 

 

L'ospite di Gruber sostiene che l'emergenza non esiste, anzi. "Negli ultimi dieci anni i migranti che si sono fermati in Italia sono 128.000" mentre nello stesso periodo "se ne sono andati un milione e mezzo di italiani, l'emergenza dell'Italia è quella dei giovani". Qui scatta il ribaltamento: "Noi dovremmo pregare le persone dell'Africa di venire a lavorare nel nostro paese", afferma Montanari. Del ragionamento, tuttavia, non fa parte un aspetto fondamentale, che è quello del racket dell'immigrazione con trafficanti senza scrupoli che si arricchiscono sulla pelle degli africani. Senza contare che il governo Meloni ha ribadito a più riprese la volontà di aumentare i flussi regolari. 

 

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