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Dimartedì, "fascisti in tutti i sensi": comizio anti-Meloni di Gullotta

Parte subito in quarta Leo Gullotta, ospite di Giovanni Floris a Dimartedì su La7. Alla domanda se gli piace questo governo, l'attore risponde secco: "Per niente". Si dice un "cittadino di 78 anni che esprime le sue opinioni", Gullotta che spara a zero sulla premier Giorgia Meloni e sull'esecutivo. "Lei è una donna intelligente, una donna furba che non ha fatto i conti con il suo passato". Insomma, gira gira si va sempre lì... "È attorniata da fascisti in tutti i sensi", esclama l'attore.

Insomma, il copione è il solito. Meloni "non vuole assolutamente conferenze stampa, vuole comandare, vuole avere questo segno del comando", argomenta l'attore che arringa: "Non si è mai sentito parlare di posti di lavoro, di sanità, di mafia...". Peccato che la stessa premier ha ricordato oggi che "l’Italia ha il record di occupazione, di crescita del lavoro femminile, di crescita dei contratti stabili. L’Italia è una delle due nazioni nei Paesi Ocse a poter avere una crescita del reddito reale delle famiglie", citando i dati dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, non certo un ufficio studi di FdI... 

 

Di più. Per Gullotta la nostra stessa libertà è a rischio: "Delle cose sono state vietate, a cominciare dalla dall'atteggiamento che ha" il governo "verso i giovani, le manganellate...". Ma allora perché gli italiani continuano a votare per il centrodestra se siamo a un passo dal regime? "C'è l'astensione", è la risposta di Gullotta, "questo vuol dire che tantissime persone non amano questo governo". Astensionismo che tuttavia coinvolge tutto il sistema politico, non solo la sinistra, ma tant'è.