La zona di interesse
Oscar, l’allusione di Sabrina Ferilli su “La zona di interesse” scatena la bufera
“Se dovesse vincere l’Oscar ’La zona di interesse’, so perché vincerebbe, non certo perché è un film migliore di ’Io, Capitanò. Io tifo Italia, io tifo Garrone”. Dopo la bufera che si era scatenata su Massimo Ceccherini che, durante la sua ospitata nel programma della domenica pomeriggio di Rai1 condotto da Francesca Fialdini, a poche ore dalla cerimonia di consegna degli Oscar, aveva affermato che “il film di Matteo Garrone è il più bello nella cinquina. Solo che non vincerà forse, perché vinceranno gli ebrei... Quelli vincono sempre... “, anche Sabrina Ferilli dice la sua su una storia pubblicata sul suo profilo Instagram, facendo insinuazioni.
Nella story sul social l’attrice fa riferimento esplicitamente al film di Jonathan Glazer che racconta la vita del comandante di Auschwitz, Rudolf Höss, e della sua famiglia nei pressi del campo di concentramento in Polonia, che si è aggiudicato l’Oscar come Migliore Film internazionale battendo ’Io, Capitano’ di Garrone. Ma cosa vuole dire la Ferilli? A cosa si riferisce quando scrive “so perché vincerebbe, non certo perché è un film migliore di ’Io, Capitano’”?
Poco dopo le sue dichiarazioni, attaccato da Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma, e Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano, Ceccherini si era scusato, dicendo di essersi spiegato male: “Io intendevo il film degli ebrei, l’argomento, non è la prima volta che un film con quel tema vince. Posso chiedere scusa se qualcuno ha capito male. Ammetto che forse se non dicevo niente era meglio. Chi mi ha sgridato più di tutti è mia moglie". La Ferilli invece al momento, contattata dall’Adnkronos, preferisce non chiarire il significato della sua storia pubblicata su Instagram, dove ha oltre un milione di fan.