attacco a ursula
Tommaso Cerno: "Il gioco di Renzi è chiaro", cosa c'è dietro l'assalto a von der Leyen
Cosa c'è dietro l'attacco durissimo di Matteo Renzi all'indirizzo della ricandidatura di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea da parte del Ppe? A commentare l’intervento conclusivo del leader di Italia Viva alla Leopolda 2024 è il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno, nel corso del Tg4 di domenica 10 marzo. Renzi "sta definendo il campo su cui lui giocherà al tentativo di dire che la destra è schiava di Ursula von der Leyen, che non piace a un sacco di gente ma che in questo momento è la candidata al Partito popolare europeo", spiega Cerno.
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Sull'altro campo, quello della sinistra, Renzi "tenderà a identificarla come un grillismo globale", in una narrazione che vede Elly Schlein e Giuseppe Conte come "tutta la stessa cosa", spiega il direttore. L'ex premier inoltre sta "cercando un'eredità moderata un po' a destra, in quei berlusconiani che lui spera lascino il centrodestra e che invece Antonio Tajani sta tenendo con sé" in Forza Italia, "e dall'altra parte qui riformisti del Pd delusi da questa segretaria che gira con Pierluigi Bersani e che canta sempre la stessa messa".
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Insomma la linea Schlein è più aderente alle istanze dell'estrema sinistra che a quelle dei cattolico-moderati, e in questo campo Renzi prova a calamitare consenso in vista delle elezioni europee di giugno. Insomma, il leader di Iv "si mette in mezzo e dice: ci sono io - argomenta Cerno - guarderà un po' di qua e un po' di là". Non a caso oggi ha fatto le congratulazioni a Schlein e ha chiesto "a Francesca Pascale l'eredità di Berlusconi", anche se l'ex compagna del Cavaliere non è certo "titolata a definire dove va l'eredità" di Silvio. Tuttavia, "il gioco è chiaro: Renzi sa che von der Leyen sta antipatica a metà dell'Italia però non può essere attaccata in questo momento", ma "lui può farlo perché è un libero battitore - conclude il direttore - e si intesta questo effetto simpatia".