DiMartedì

DiMartedì, zuffa Parenzo-Bocchino su Salvini e il carcere: “Caduta di stile”

Scintille tra David Parenzo e Italo Bocchino nella puntata del 5 marzo di DiMartedì, il talk show condotto da Giovanni Floris su La7. Il giornalista de La Zanzara attacca così Matteo Salvini: “Hai fatto molto bene a far vedere - dice rivolto a Floris - il concetto della giustizia di Salvini, perché Salvini ha scoperto le carceri quando ci è finito il suocero, non c’è nulla da fare”. “Una caduta di stile”, interviene l’ex parlamentare. Ma Parenzo tira dritto: “No, non è una caduta di stile Italo, parliamo di politica, lo critichiamo perché lui sul carcere ha mostrato la visione dello sbatti via la chiave, della palla ai piedi, dei lavori forzati. Gli succede poi una sciagura, che il suocero, il papà della fidanzata (Denis Verdini, ndr), finisce in galera e lui si precipita a trovarlo. È la prima volta, a me fa piacere quando i deputati vanno in carcere a trovare tutti i detenuti, anche un farabutto come Alfredo Cospito. Ma ricordiamoci la canea che la destra ha tirato fuori ogni volta che un deputato va nelle carceri, svolgendo il suo ruolo”.

 

 

Bocchino non cambia idea: “È una caduta di stile quella del mio amico Parenzo, Salvini ha dimostrato di essere una persona di straordinaria qualità nel momento in cui, in un momento di difficoltà del padre della fidanzata, va a trovarlo e dimostra che tipo di persona è”.

 

 

I due continuano a darsele di santa ragione anche sul caso dossieraggio. “C’è un’inchiesta in corso e c’è la maggioranza di governo che si sente attaccata, il centrosinistra chiede chiarezza, c’è anche la compagna di Giuseppe Conte tra gli spiati”, dice Parenzo, ma poi interviene Bocchino: “Il rischio è il complotto del Pd, c’è tutta la maggioranza, il governo e anche l’alleato scomodo. Dei mandanti ci sono, c’è qualcosa di torbido in questa vicenda”. “Lo dici per scherzo ovviamente? È grave che tu dica il Pd, o hai delle notizie che non abbiamo…”, la frase finale di Parenzo.