criminologa nel mirino

Roberta Bruzzone, "esorcizzatela": le minacce per la tragedia di Altavilla

Roberta Bruzzone ha accettato di entrare a far parte della squadra della difesa di Giovanni Barreca, l'uomo accusato di aver compiuto la strage familiare di Altavilla insieme a una coppia, Sabrina Fina e Massimo Carandente, e alla figlia 17enne dell'uomo indagato. Una vicenda, quella legata al muratore 54enne, le cui dinamiche sono ancora poco chiare ma di cui si discute ancora molto perché sarebbe superficiale incasellarla come conseguenza di "fanatismo religioso". Nelle ultime ore, la scelta della criminologa è finita nel mirino di numerosissimi hater che, però, oltre a non condividere, hanno anche iniziato a minacciarla. 

 

 

Bruzzone, che come premesso sarà al fianco dello psichiatra Alberto Caputo nella perizia psichiatrica su Giovanni Barreca, lo ha denunciato in diretta tv. Nel corso della trasmissione di Rai Due, la criminologa ha recitato in diretta un messaggio apparso in un gruppo Facebook. "Il demonio torna sempre sul luogo del delitto: meditate e…esorcizzatela", aveva scritto qualcuno. "Iniziano gli attacchi nei miei confronti sul caso di Altavilla Milicia, dove qualcuno vede diavoli ovunque... anche nella sottoscritta. E ribadisco: Quanto successo ad Altavilla Milicia mi era chiaro fin da subito e le mie ipotesi hanno avuto conferma dalla circostanza che anche i figli di Giovanni Barreca avrebbero partecipato alle torture. Quindi un padre psicotico che avrebbe diffuso il suo verbo anche in famiglia facendo proseliti. Massimo Carandente e Sabrina Fina erano presenti al momento della strage. Quanto accaduto ci dimostra l’importanza di dover stare attenti a questi ciarlatani e santoni che si spacciano per ciò che non sono", ha commentato la psicologa forense. 

 

 

Ma quali sono i passi che Roberta Bruzzone, insieme a Caputo, vuole compiere? La criminologa ha chiesto di entrare nella villetta degli orrori, che attualmente è sotto sequestro, per provare ad avvalersi di dettagli finora mai emersi. La psicologa forense, almeno stando a quanto si apprende, sarebbe intenzionata a fare luce sulle parole pronunciate da Don Salvo Priola sui numerosi casi di "possessione demoniaca". "a riferimento di casi di bambini posseduti dal demonio in mano a genitori inadeguati, che si rivolgono a cartomanti e fattucchieri invece di pregare. Mi domando: il parroco è a conoscenza di questi casi con nomi e cognomi, si è attivato per salvaguardarli?": è questa la questione sollevata dall'esperta.