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Harry e Meghan, "inseguiti in macchina per due ore": scatta la "sicurezza extra"

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Prima la cattiva notizia, poi la buona. Questo è l'ordine che solitamente si suggerisce a chi deve accogliere le novità. Ed è il caso di Harry e Meghan, che solo tre giorni fa hanno saputo che non riceveranno protezione di polizia durante le loro visite nel Regno Unito. Il Duca di Sussex ha perso una causa contro il Ministero degli Interni britannico. Il principe aveva contestato in tribunale la decisione del governo di non fornirgli più lo “stesso grado” di sicurezza dopo che lui e la moglie avevano rinunciato ai loro ruoli reali e si erano trasferiti fuori dal Regno Unito. Ma la stessa decisione non è stata presa negli Stati Uniti, dove alla richiesta dei reali hanno risposto con "un servizio di sicurezza extra". 

 

 

Stando a quanto riporta l'Express, Harry e Meghan coglieranno questa opportunità tutte le volte che si recheranno a New York. Ma da dove deriva questa necessità? Nel maggio del 2023 la notizia di un inseguimento in auto dei duchi di Sussex ha fatto discutere molto. La polizia ha allora stabilito che i paparazzi avrebbero dovuto comportarsi in maniera più rispettosa. La polizia della cosiddetta Grande Mela ha dichiarato in una lettera che "migliorerà le risorse di sicurezza" che la coppia riceverà. Nella missiva viene fatto sapere anche che Meghan e Harry non hanno sporto denuncia per l'incidente ma che la polizia ha in mano "prove sufficienti per arrestare due persone per "comportamento sconsiderato".

 

 

Ma facciamo un passo indietro. Cos'era successo davvero lo scorso anno? Harry aveva raggiunto Meghan e la madre ai Women of Vision Awards 2023, evento in cui la duchessa di Sussex ha ricevuto un premio. Quando la cerimonia si è conclusa, hanno raggiunto un'automobile per tornare in hotel, ma una schiera di fotografi, a bordo di diverse vetture, ha fatto sì che fosse necessario intraprendere delle "azioni evasive". Dopo la vicenda, la coppia ha concesso una dichiarazione a Us Weekly, raccontando che l’inseguimento era durato più di due ore e aveva coinvolto “quasi collisioni multiple”. 

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