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Tagadà, l'attacco di Alan Friedman: "È un agente del Kgb"
Proprio nelle ore in cui si svolgono i funerali di Alexej Navalny, Putin è tornato a far sentire la propria voce a proposito della minaccia nucleare. Se ne parla nello studio di Tagadà nella puntata del 1 marzo. In collegamento c'è il gi0rnalista Alan Friedman che punta il dito contro lo zar Vladimir Putin la sua gestione dittatoriale della politica russa.
"Abbiamo migliaia di persone in piazza per i funerali di Navalny che rischiano l'arresto, rischiano di essere schedati e mandati al fronte in Ucraina. Questo è il segno che Putin non ha la fiducia assoluta della popolazione ma ricordiamo che Putin è al potere come dittatore da due decenni e quindi ci sono generazioni intere che sono soggette al condizionamento psicologico, alla propaganda e alla disinformazione dalla gioventù. E quindi è difficile convertirli a ragionare in modo indipendente. Insomma c'è una minoranza che supporta Navalny. Putin si permette di fare le arringhe come quando ha cercato di resuscitare la minaccia nucleare. Putin ha aspettato il funerale di Navalny per promuovere il suo terrorismo psicologico da agente del Kgb. Ma minacciando la guerra nucleare è solo la dimostrazione di quanto è banale il male".