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Quarta Repubblica, Porro umilia la sinistra: “Solo loro vedono un regime in Italia”
Nicola Porro, conduttore di Quarta Repubblica, ha aperto la puntata del 19 febbraio del programma del lunedì sera di Rete4 andando all’attacco della sinistra che parla di regime in Italia con l’arrivo al governo di Giorgia Meloni, dimenticando quali sono i veri regimi come si è visto in Russia con la morte di Alexey Navalny: “Qualcuno pensa che in Italia ci sia un regime, quello di Vladimir Putin, oppure un regime quasi fascista, o un regime all’Ungheria, dove mancano le libertà civili. Nel momento in cui c'è una tragedia, una tragedia vera, quella di un oppositore del governo, Navalny, che muore in circostanze decisamente misteriose all'interno di un carcere, 40 gradi sotto zero, dopo essere stato avvelenato, si sostiene dai servizi vicini a Putin, dopo che avviene una tragedia di questo tipo, dopo che ci siamo resi conto che c'è un paese in cui un oppositore può morire in carcere, mentre anche per coloro che non hanno queste idea della cattiveria e della insindacabilità, diciamo delle posizioni dell'opposizione di Navalny, beh anche coloro che dovranno ammettere che un oppositore che muore in carcere a poca distanza dalle elezioni è una cosa mostruosa in un paese occidentale”.
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“Ma quella – prosegue Porro infervorato - è davvero una tragedia, in Italia c’è la farsa, perché si era alla ricerca dei Navalny italiani che invece più che eroi di questa tragedia della democrazia che non c'è sembrano, permetteteci di dirlo, un po’ cialtroni. Qualcuno si è dimenticato che questo governo sta senza se e senza ma con l’Ucraina? Questo governo ha detto tutto il possibile su Putin. Parlare di regime è un’esagerazione. La tragedia è Navalny, la tragedia è una dittatura. In Italia non c’è una democrazia in pericolo”.