Caso politico

Geolier, Capezzone piomba sul video del Capodanno: "Ma siamo scemi!"

Il caso Geolier è ancora al centro dei dibattiti televisivi. Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo e il posto occupato dal rapper nella classifica finale della kermesse (secondo dopo Angelina Mango), hanno avuto la meglio le polemiche. A Zona Bianca, il programma di politica e di attualità condotto da Giuseppe Brindisi, se ne è parlato ancora. La musica del 23enne esalta dei modi di vivere poco leciti e invita alla violenza? Questo è stato l'interrogativo che ha dato avvio alla discussione. Per Daniele Capezzone non bisogna dimenticare un aspetto sostanziale. "È libero di fare quello che crede", ha detto riferendosi al giovane artista, però, ha aggiunto, "siamo liberi anche noi di non farci prendere in giro". 

 

 

In primo luogo, il direttore editoriale di Libero ha voluto ricordare che Geolier "lavora per la principale casa discografica, la Warner (Music Italy, ndr)". "Non cominciateci a dire 'il ragazzo che si è riscattato'. È al centro del lavoro di una major internazionale e fa scientificamente i soldi puntando su un modello", ha puntualizzato Capezzone, rivolgendosi idealmente a quella fetta di politica che ha preso pienamente le difese del rapper. Qual è il modello mostrato dal 23enne? Per il giornalista si tratta del "modello Gomorra esaltato e celebrato, nei suoi video, nella comunicazione pubblica e fino a qualche tempo fa in privato". 

 

 

Il direttore editoriale di Libero è quindi ritornato al Capodanno 2022, quando, in un video spuntato sui social, il rapper di Secondigliano invitava una ragazza a sparare. "Ma che siamo scemi? Un po' di giudizio ce lo dobbiamo avere. Non dobbiamo dire che va tutto bene quello che ci viene proposto. Se tu dai l'idea che un giovane che si alza la mattina alle sei per andare a studiare o a lavorare è uno scemo, e invece uno che si mette a sparare lo celebri, ma che messaggio diamo?", ha concluso il giornalista.