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Navalny, volano gli stracci tra Calenda e Orsini: “Putiniano”, “Coniglio”

Un messaggio social di Carlo Calenda scatena il putiferio e il duro confronto con Alessandro Orsini. “La Russia di Putin è un regime assassino e imperialista. La morte di Navalny ne è un’ennesima prova. I putiniani d’Italia sono complici di un assassino. Punto”, le parole del leader di Azione corredate da una foto del dissidente russo scomparso in un carcere a 47 anni, ufficialmente per un coagulo sanguigno.

 

 

Il post dell’ex ministro non è andato per nulla giù al professore di sociologia del terrorismo, che, pur non essendo esplicitamente nominato, risponde per le rime: “Con la morte di Navalny, Calenda dà inizio alla nuova caccia alle streghe per sfruttare questa tragedia in cambio di qualche like. A suo dire, in Italia ci sarebbero i ‘complici’ degli assassini di Navalny. ‘I putiniani d’Italia’, li chiama, citando il titolo di un articolo del Corriere della Sera del 5 giugno 2022. In quell’articolo, venivo definito, per l’appunto, un ‘putiniano d’Italia’ con tanto di foto segnaletica. Cosa per cui ho querelato il Corriere della Sera. Essendo Carlo Calenda un demagogo con il coraggio di un coniglio, ricorre a questi mezzucci per infangare nascondendosi dietro un dito. Chissà se Calenda avrà il coraggio di fare nomi e cognomi dei ‘putiniani d’Italia’ o se fornirà nuovo sostegno empirico alla tesi che è – ribadisce Orsini attaccando il politico - un coniglio”.