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Sanremo 2024, da Facci sonora bocciatura per Mannino: “Prevedibile copione conformista”
Filippo Facci punge Teresa Mannino e i suoi discorsi andati in scena nella terza serata del Festival di Sanremo. “Siate leggeri, fatevi una risata, non c’è da prendersela quando una comica non è precisa come uno scienziato, non c’è da essere seri se ha detto una castroneria dietro l’altra, se ha seguito un prevedibile copione conformista che include donna-vittima, uomo-patriarca, genere umano cattivo-inquinatore, animali buoni-ecologici eccetera”, l’inizio del pezzo apparso sull’edizione del 10 febbraio de Il Giornale.
“La Mannino - va avanti Facci - ha liquidato l’epocale ‘caso John Travolta’ dicendo che l’Italia è una colonia americana e che ‘Travolta fa quello che vuole e noi dobbiamo stare zitti’, perché ‘siamo sudditi’, e questa cosa l’hanno amplificata tv e giornali come se avesse parlato un ministro, anzi di più. E allora? Funziona così, è lo zeitgeist, lo spirito dell’epoca. La Mannino è una comica, è naturale che avrebbe cercato appigli anche nella cattiva aria che tira contro i maschi”. Poi la chiosa finale dell’articolo dal titolo: “Mannino, la regina del banal-intellettuale”: “Pare che l’amministratore della Rai, come si chiama, Roberto Sergio, le abbia già promesso un programma. Manca solo una firma da Washington”. Il discorsi dell’ex volto di Zelig non sono affatto piaciuti a Facci.