Sanremo e "Bella ciao", Capezzone a valanga: "Al primo minuto di gioco..."
Il Festival di Sanremo è iniziato tra le polemiche. Durante la conferenza stampa di ieri, l'ex iena Enrico Lucci ha chiesto ad Amadeus e Mengoni se fossero antifascisti e loro hanno risposto di sì. Poi il vero blitz. Quando l'inviato di Striscia la notizia li ha incitati a cantare "Bella ciao", il direttore artistico e il co-conduttore hanno iniziato a intonare il canto della Resistenza. La vicenda è stata argomento di dibattito sui social e negli studi di alcuni programmi televisivi. A Prima di domani, la trasmissione condotta da Bianca Berlinguer, Stefano Cappellini ha preso la parola e ha detto: "Mi colpisce la sproporzione. Amadeus e Mengoni mi sembra che non abbiano intenzione di portare consensi alla sinistra. L'allarme su Sanremo comunista perché cantano Bella ciao è grottesco". Le parole del giornalista di Repubblica hanno attirato la reazione di Daniele Capezzone.
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Sull'episodio della prima conferenza stampa, il direttore editoriale di Libero è stato netto: "Dopo un mese in cui ci avevano fatto una testa così con 'Tele-Meloni', primo minuto di gioco: tutti a cantare Bella ciao", ha rimarcato. A quel punto Cappellini, suo interlocutore, ha chiesto: "Cantare 'Bella ciao' è una provocazione?". Capezzone ha risposto così: "Non farmi citare i partigiani, i socialisti, i cattolici, i liberali...". Poi la conduttrice si è inserita nella conversazione per ristabilire l'ordine.