Nella bufera

Chiara Ferragni, parla l'ex collaboratore: "Non è un'influencer ma..."

Chiara Ferragni, "citata" più o meno implicitamente anche da Fiorello, è ancora al centro di numerosi dibattiti. Il pandoro-gate, l'allargamento dell'inchiesta, la beneficenza...Tutto attira commenti e supposizioni. E sembra che la tempesta per l'influencer non sia ancora finita. Mentre molte aziende si tirano indietro e interrompono le collaborazioni, l'imprenditrice digitale deve fare i conti anche con le dichiarazioni di un suo ex collaboratore. "Non è più un'influencer", ha detto Karim De Martino, che ha contribuito al successo del blog The Blonde Salad, a Il Messaggero. 

 

 

"A fine 2009 inizio a lavorare al progetto The Blonde Salad con la Ferragni. Lavoravo sul blog, non sui social. In quegli anni, con la società di cui ero partner (Kiver), gestivamo le pagine social per Fascino, per i programmi della De Filippi, quindi Uomini e Donne, Amici, lavoravamo per la Sony, per la Warner, la Pausini, Tiziano Ferro, Zucchero, Francesco Renga. Facevamo social media management per il mondo della musica", ha raccontato Karim. Grazie ad amici in comune, l'ex collaboratore ha conosciuto Ferragni quando il suo blog era solo al primo step. "Prendemmo allora l’incarico come società e poi abbiamo fatto lo sviluppo tecnico, commerciale, abbiamo trovato la concessionaria. Insomma, abbiamo fatto crescere quello che era un progetto “amatoriale” e l'abbiamo fatto diventare invece un progetto professionale", ha chiarito. 

 

 

Karim De Martino è stato sincero e ha ammesso: "Non avrei la vita che ho oggi se non fosse stato per il mio incontro con lei". "Aveva una visione chiarissima di dove voleva arrivare, cosa voleva fare. È una persona molto testarda, caparbia, che sa gli obiettivi che può raggiungere e come raggiungerli. Professionalmente è ineccepibile", ha detto dell'influencer. Ha scelto di non inserirsi nel dibattito sulle attuali indagini, ma ha aggiunto: "Per il pubblico purtroppo lei è già colpevole, anche se c'è un giudizio in atto. Sembra che veramente tutta la gente che la amava adesso la odi con una forza che stupisce. Chiara Ferragni non è una persona, ma un'azienda, un brand. È difficile mantenere il controllo di quello che succede quando inizi ad avere una struttura piramidale in cui distribuisci le responsabilità", ha concluso.