da berlinguer
Violenze e stranieri, Matone: il "dato insormontabile" che imbarazza la sinistra
Come sovente accade, anche la violenza di gruppo della 13enne di Catania commessa dai 7 ragazzi di origine egiziana, è stato oggetto di scontro da entrambe le fazioni politiche. È tornato a galla il consueto tran-tran: la voce del coro d’opposizione imputa al governo di Giorgia Meloni di non aver risolto granché sul tema immigrazione. Anzi, di aver addirittura peggiorato i numeri degli sbarchi. Mentre dall’altra parte si replica che negli anni dei governi sinistri la situazione non era poi tanto differente da quella che riscontriamo oggi. “Se guardiamo le statistiche Istat – riferisce la deputata della Lega Simonetta Matone– il 40% delle violenze sessuali sono inflitte da cittadini stranieri e questo è un dato insormontabile”. Mentre, spiega l’ospite della trasmissione Prima di Domani di Rete 4, “la presenza degli stranieri irregolari in Italia è dell’8.23%”.
Un’ulteriore questione sulla quale battono incessantemente Elly Schlein e il resto del centrosinistra è infatti relativa alla mostrificazione da parte delle destre degli immigrati. Ma secondo l’ex magistrata, interpellata dalla conduttrice Bianca Berlinguer, “non c’è nessuna criminalizzazione, ma solo la volontà di interrogarsi su quale destino assicurare a ragazzi come questi del reato commesso in Sicilia, che vengono nel nostro Paese, parcheggiati giustamente nei centri di accoglienza, ma ai quali è difficile garantire un futuro”.
Sì, perché spesso i clandestini, minorenni o maggiorenni che siano, arrivano qui provenienti da culture differenti, spaesati e girovaganti senza una direzione e una possibilità di lavorare legalmente. Da qui i dati che citava l’onorevole Matone, ma anche il loro ingresso in associazioni criminali. Forte di una notevole esperienza da ex magistrata, l’ospite espone la sua opinione rispetto a quanto accaduto ormai una settimana fa nella catanese Villa Bellini: “Io ho fatto mille processi di questo genere, agli italiani come agli stranieri, e la specifica da una parte è il non integrarsi, dall’altra è il non accettare la libertà delle donne”.
In queste ore, dalle parti di Palazzo Chigi, si sta riflettendo sulla possibilità di modificare la legge sulla tutela dell’immigrazione minorile, per la quale su imposizione dell’Unione Europea non è ammissibile l’espulsione dei minori sbarcati sulle coste peninsulari. Il parere della deputata leghista è che “questa legge va modificata evitando che le persone arrivino qui in Italia, visto che l’intero quadro normativo europeo ci proibisce di rimpatriarli”. Il problema, chiosa Matone, “è che noi non siamo in grado di gestirli, ma se siamo obbligati a tenerceli, allora dobbiamo redistribuirli o introdurli in un contesto di legalità”.