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Re Carlo, cancro scoperto "per caso"? Gli esami del sangue e le terapie

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Re Carlo ha trascorso la notte a casa dopo aver iniziato il trattamento ambulatoriale contro il tumore. Lo riporta la Bbc. Ieri Buckingham Palace ha annunciato che al 75enne monarca britannico è stata diagnosticata la malattia identificata durante il suo recente trattamento ospedaliero per un ingrossamento benigno della prostata. Non è stato specificato il tipo di tumore diagnosticato al re, al quale è stato consigliato di rinviare gli impegni pubblici. Re Carlo continuerà comunque a svolgere i compiti di Stato e proseguiranno gli incontri settimanali con il primo ministro Rishi Sunak. Sempre secondo la Bbc, il principe William coprirà alcuni impegni per suo conto. Ieri il principe Harry ha parlato con il padre e dovrebbe rientrare a Londra dagli Stati Uniti nei prossimi giorni. Possibile che la presenza del tumore sia stata scoperta per caso? Questo è l'interrogativo che tutti si pongono. A rispondere Massimo Di Maio. Il presidente eletto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica ha cercato di fare il punto rilasciando un'intervista a il Corriere della Sera. 

 

 

"Non è così strano che, durante operazioni chirurgiche o esami eseguiti per altri motivi ci sia una cosiddetta 'diagnosi incidentale': in pratica si scopre per caso la presenza di un tumore. Per ora non si sa ed è impossibile fare ipotesi finché non ci sarà un annuncio ufficiale", ha affermato l'esperto. Di che tumore potrebbe trattarsi? Di Maio ha provato a formulare qualche ipotesi, soprattutto considerando l'età del re. "Considerato il recente intervento per ipertrofia prostatica, un tumore alla prostata sarebbe l’ipotesi più plausibile", ha premesso, ricordando però che tale ricostruzione è stata già stroncata dai media. "Un’altra possibilità è che sia stata individuata e asportata una neoplasia della vescica", ha continuato. E ancora: "Gli esami del sangue potrebbero aver evidenziato valori anomali e, dopo approfondimenti, i medici potrebbero essere giunti a una diagnosi di tumore del sangue". 

 

 

Il presidente eletto dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica ha spiegato che "il tumore della prostata è il più frequente nel sesso maschile dopo i 70 anni, seguito dalle neoplasie di polmone, colon-retto, vescica e stomaco". Sulle possibili cure, che (stando a quanto comunicato) il monarca avrebbe già iniziato, Di Maio ha detto che solitamente "i pilastri nella cura dei tumori" sono "la radioterapia e i farmaci: chemioterapia, medicinali a bersaglio molecolare, immunoterapia. Anche questi sono somministrati a cicli".

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