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Ilaria Salis, Preziosi fa perdere la pazienza a Senaldi: "Posso parlare?"

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Il governo Meloni è al lavoro per provare a riportare Ilaria Salis, la 39enne originaria di Monza con simpatie anarchiche, in Italia. La sinistra, intanto, strumentalizza la vicenda per attaccare la maggioranza di centrodestra. A Tagadà, il programma pomeridiano di politica e di attualità, il caso della militante è stato argomento di dibattito in studio. Il primo a prendere la parola è stato Pietro Senaldi: "Il governo sta cercando di aiutare questa donna", ha detto, specificando il suo punto di vista: "Che per me non lo merita". "C'è gente che non merita lo stato di diritto?", l'ha provocato subito Daniela Preziosi. Il condirettore di Libero ha risposto con nettezza di parole: "Io non sono un giudice, mi fa strano che uno prenda le ferie per andare in Ungheria a menare la gente", ha detto. 

 

 

"Fa strano anche al padre, l'ha detto pubblicamente", ha aggiunto Senaldi. A questo punto è intervenuta la giornalista. "Se uno se lo merita o non se lo merita, è il diritto di essere cittadini europei. A prescindere se ti piace o non ti piace quello che uno va a fare durante le sue vacanze", ha affermato. "La menzogna è che c'entri il governo. Ci sono 2500 italiani prigionieri all'estero. Il governo non può occuparsi di tutti", ha provato a spiegare Senaldi. Quando Preziosi l'ha interrotto, però, il condirettore di Libero ha tolto il freno: "Posso rispondere?", ha chiesto. 

 

 

Nella discussione si è inserita la conduttrice del programma, Tiziana Panella, che ha ridato la parola al giornalista. "Paghiamo lautamente degli ambasciatori e sono lì per informarci su quello che avviene in quei Paesi", ha ricordato alla sua interlocutrice. Quindi Senaldi è tornato su Salis e ha spiegato: "Il governo si sta attivando perché questa donna venga trattata dignitosamente e per accelerare i tempi del giudizio". 

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