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Ferragni e beneficenza, Cruciani fuori dal coro: "Lo Stato badante..."
La beneficenza si fa in silenzio: parola di Giuseppe Cruciani, il celebre conduttore radiofonico de La Zanzara su Radio 24. Il giornalista in un’intervista ad Adnkronos ha attaccato duramente Chiara Ferragni ma ha detto anche molto altro. No a norme restrittive sugli influencer, il suo punto di vista sulla crisi in Medioriente, Sanremo e infine le liti con Parenzo, suo compagno alla guida de La Zanzara. “La beneficenza si fa in silenzio non per crearsi una immagine pubblica e una reputazione, per cui è stato tutto sbagliato sin dall’inizio” ha detto ammonendo la regina degli influencer italiani. Cruciani che sul caso Ferragni ha dato il suo punto di vista ribadendo che chi vuole fare beneficenza, dovrebbe farlo prestando la propria immagine gratuitamente. E nonostante questo pensiero così netto, Cruciani ha stupito dicendo non d’accordo alle norme restrittive ipotizzate contro gli influencer.
“Non capisco. Sulla beneficenza le norme sono già esistenti per cui a me il fatto che lo Stato debba intervenire come ’badante’ del cittadino che fa beneficenza mi pare una roba folle” ha dichiarato. Tagliente come sempre, il conduttore romano si è detto anche contrario a provvedimenti anti hater perché (gli hater) “esistono solo per chi li vuole vederli”. Basta quindi far finta che non esistano o restringere i commenti sotto ai propri post. Il rischio, infatti, per Cruciani è duplice: da un lato ci sono alcuni che mettono “in primo piano” gli hater per costruirsi un immagine e poi ogni forma restrittiva sarebbe da evitare perché “si sa dove si inizia e non si sa dove si va a finire”.
Un fiume in piena. La crisi in Medioriente si è ormai ridotta a quanto è cattivo Israele: “quello che è successo il 7 ottobre sembra che non sia mai accaduto – ha spiegato – c’è una dietrologia per cui anche persone influenti del mondo dello spettacolo affermano che il 7 ottobre se lo sono creati gli israeliani stessi”. Il conduttore ha anche lanciato una bordata al Partito Democratico e alla sua posizione “decisamente pro palestinese e contro il governo Netanyahu”. Per il giornalista, infatti, il partito di Elly Schlein sarebbe passato dalla soluzione dei due popoli-due stati a dire che a Gaza si stanno violando i diritti umani e sono in corso crimini di guerra. “Ormai sono tutti sulle orme di chef Rubio” ha aggiunto ironicamente facendo riferimento alle posizioni notoriamente anti Israele dello chef di Frascati.
Non è mancata una domanda sul Festival di Sanremo. “Non sono un fan del Festival – e ha precisato – ormai Sanremo è diventato un rito per molte persone per vedere cosa indossa quello o cosa dice quell’altro o per sentire il monologo di quello o di quell’altro e a me di queste cose fondamentalmente non me ne frega un c… mi sembra una follia”. Al miele il commento su Amadeus: “è impossibile fare alcuna critica su di lui”.
Infine, David Parenzo e il successo de La Zanzara. “Il motivo per cui siamo ancora a galla è perché raccontiamo l’Italia in tutte le sue sfaccettature, anche le più estreme – ha raccontato e sul suo compagno di fortune ha confessato – Ci sono stati momenti, soprattutto durante la pandemia, in cui siamo arrivati a litigare in maniera anche piuttosto violenta a non parlarci per diversi giorni ma poi alla fine abbiamo sempre superato tutto”.