Chiara Ferragni, crolla "l'olimpo mediatico"? Mello: figli "spalmati" ovunque
Non si fa che parlare di Chiara Ferragni, l'influencer più seguita d'Italia, ora finita nell'occhio del ciclone per il pandoro-gate. Il giornalista Federico Mello le ha dedicato una "biografia non autorizzata" due anni fa dal titolo "Essere Chiara Ferragni". L'obiettivo? Provare a raccontare la storia di un'ascesa social sconosciuta ai più. Oggi, attraverso un'intervista concessa a Open, Mello ha voluto fare il punto della situazione e aggiornare i lettori del volume con il suo punto di vista. Quanto accaduto nell'ultimo mese segna davvero la fine dell'imprenditrice digitale? Questo è quanto si domandano tutti. "Secondo me sì. Per due semplici motivi. Nel libro c’è un lungo capitolo che si intitola 'Mega racconto', ovvero il racconto di Chiara Ferragni, che è sempre stato megalomane. Un po’ per una sua strategia di marketing, un po’ perché anche i giornali e la tv quando si avvicinavano a lei lo facevano con toni megalomani. La cornice generale era eccessiva. Le Gallerie degli Uffizi la definirono «una sorta di divinità contemporanea», Vanity Fair scrisse che era come una Madonna. Tantissime persone la vedevano come una futura presidente del Consiglio", ha premesso il giornalista.
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"Oggi gira molto uno spezzone di Rai 2, con la lunga intervista fattale da Simona Ventura, dove Ferragni era definita la persona più influente al mondo. E le parole ironiche: “Ah tu sei amministratore delegato, quindi se ci sono problemi poi finisci in galera. Se il brand ha subito danni seri fatichi a riprenderti. Sicuramente non c’è più il 'mega racconto' che l’ha portata nell’olimpo mediatico, quello stato di grazia", ha continuato. Mello ha voluto però sollevare anche un'altra questione, quella della sovraesposizione dei figli. "Lei ora per tornare a comunicare su cosa è andata? Sui figli. Io penso che di tutte le critiche che si possono fare alla Ferragni una è lo sharenting, ovvero l’uso commerciale dei propri bambini. Se si analizzano i post, in quelli con i figli ci sono il doppio dei like. Chiaro che ci sia una strategia commerciale", ha spiegato. E ancora: "In più questi bambini vengono spalmati in tutti i profili, come degli asset commerciali: sui profili dei loro genitori, su quello delle sorelle, quello di Fedez e perfino su quello che era il profilo del loro cane, Matilda".