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Stasera Italia, Senaldi svela il piano della sinistra: "Perché difende Ferragni"
L’ultimo mese di Chiara Ferragni è stato un incubo a occhi aperti. Sì, perché nella vita dell’influencer ormai c’è un prima e un dopo il caso Balocco che ha provocato la multa di 1 milione di euro deliberata dall’Antitrust. Intanto l’inchiesta della Procura di Milano si è allargata a dismisura, e adesso la moglie di Fedez si vede iscritta nel registro degli indagati l’ipotesi grave di truffa aggravata non solo per la vicenda del pandoro Balocco ma anche per quelle delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi e per la bambola Trudi. Lʼinfluencer dovrà quindi rispondere di tre episodi con legali rappresentanti delle società produttrici. E la questione è diventata anche politica, dato che la sinistra si è scapicollata in prima battuta per fare da scudo alle parole di accusa di Giorgia Meloni ad Atreju. A detta di Pietro Senaldi, interpellato sul tema durante la puntata di Stasera Italia in onda su Rete 4, però «la Ferragni non ha un pensiero politico ma si muove solo per logiche commerciali, quindi dice solo ciò che ritiene possa farla vendere e migliorare la sua immagine popolare».
Insomma, un po’ una banderuola nella valutazione del condirettore di Libero che, nel tempo, si è schierata dalla parte del «politicamente corretto» tanto caro alla sinistra «non perché ci creda ma perché è funzionale alla sua immagine». Ma perché tutta allora questa foga da parte di Elly Schlein & Co di difenderla? Il parere di Senaldi è chiaro: «C’è stata una convergenza di interessi con la sinistra, che ha detto “ah, a lei le conviene dire quello che diciamo noi, allora noi la facciamo nostra”, in un certo senso». Ergo, per l’ospite è una questione di mera opportunità, un tentativo della sinistra di ingraziarsi i seguaci di Ferragni, e dall’altra parte una ricerca dell’influencer di apparire come la paladina del progressismo e dell’emancipazione femminile. Di qui la sentenza di Senaldi: «La sinistra va alla ricerca di personaggi perché non riesce ad arrivare alla sua gente, questo mi sembra evidente». Giorgia Meloni, nel frattempo, ha annunciato una riforma per incrementare la trasparenza nella beneficenza, che alcuni hanno già soprannominato la legge-Ferragni. A ogni modo non è proprio un periodo florido per l’imprenditrice. Perché se prima almeno dal punto di vista commerciale era tutto rose e fiori, ora può solo sperare che il vento soffi così forte da portarsi via la memoria degli italiani. Molti l’hanno già abbandonata. E gli scenari giudiziari futuri ci riveleranno il resto.