Chiara Ferragni, altra indagine per truffa aggravata. I legali: “Sicuri dell'innocenza”
Chiara Ferragni, l’influencer finita nei guai per l’operazione di beneficenza con la Balocco, deve rispondere di truffa aggravata anche per le uova di Pasqua con il suo marchio per Dolci Preziosi e la bambola in collaborazione con Trudi lanciata sul mercato dall’imprenditrice digitale nel 2019. È quanto emerge nell’atto che la procura di Milano ha inviato al pg della Cassazione per rispondere alla procura di Cuneo che chiede a sé il fascicolo sui pandori, reclamando una competenza territoriale che i magistrati meneghini rivendicano poiché ritengono ci sia una continuità tra le presunte truffe e che dunque l’intero fascicolo - dove la Ferragni risulta iscritta per ben tre volte - deve restare a Milano. Secondo indiscrezioni, la pronuncia del pg della Cassazione non dovrebbe farsi attendere molto.
In attesa che il pg della Cassazione risolva la ’disputa’ su Milano e Cuneo riguardo la competenza territoriale sul filone di indagine ecco la nota degli avvocati di Chiara Ferragni, i legali Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana: «Una volta che il procuratore generale presso la Cassazione avrà individuato il pubblico ministero territorialmente competente, chiariremo al designato magistrato ogni aspetto delle tre vicende. Siamo totalmente certi della assoluta innocenza di Chiara e che detta innocenza emergerà dalle indagini che verranno condotte. Siamo – concludono gli avvocati dell’influencer - fiduciosi del futuro confronto con l’autorità giudiziaria e auspichiamo che il clima mediatico che ha caratterizzato sino ad oggi la vicenda si rassereni».