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Otto e mezzo, “schizofrenia”. La magistrata ‘rossa' va all'assalto del governo e di Nordio

Gabriele Imperiale
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“Cultura securitaria e autoritaria”. Altissima tensione tra magistrati e Carlo Nordio. Il ministro della giustizia con le sue recenti dichiarazioni ha fatto infuriare Magistratura Democratica, la corrente considerata più di sinistra delle toghe italiane. O almeno a sentire il giudice Silvia Albano, presidente dell’ala che più si oppone alle proposte di riforma del titolare del dicastero. Ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La 7, Albano viene interrogata dalla conduttrice sulle dichiarazioni del ministro e sui toni usati verso le toghe. “Bisognerebbe chiederlo a lui perché ha questi toni nei confronti dei magistrati - esordisce il magistrato -, non è questione di resistenza, credo che i magistrati abbiano il dovere di indicare quali sarebbero le ricadute in termini di amministrazione della giustizia di determinate riforme”. 

 

 

Il presidente di Magistratura Democratica elenca le riforme che il ministro Nordio vorrebbe e le critica apertamente: “L'abrogazione dell'abuso d'ufficio che passa come una proposta garantista in realtà è un reato che è stato introdotto nelle democrazie liberali ed è pienamente parte della cultura liberale del diritto”. Ad animare la discussione e ad uscire dai tecnicismi ci pensa Gruber: “Ma lei pensa che questo governo in qualche modo vi voglia imbrigliare? Vi voglia intimidire?”. Durissima la risposta di Albano. “Vorrei evidenziare un po’ una schizofrenia perché se da un lato ci si fa latori della politica liberale, dall'altro si introducono nuove fattispecie di reato come il reato di rave, il reato di accattonaggio, blocco stradale” spiega il magistrato. Poi un attacco fortissimo al ministro: “Mentre Nordio ha sempre parlato di diritto penale minimo ma - arriva la bordata - dal punto di vista della intimidazione nei confronti della magistratura certamente è vero, perché quando ci sono stati provvedimenti giurisdizionali evidentemente sgraditi alla maggioranza di governo, l'attacco è stato personale nei confronti della persona del magistrato che li aveva adottati”. 

 

 

“Sta pensando alla sua collega Apostolico” suggerisce sibillina Gruber. “Ma anche la telefonata di un ministro per il gioielliere condannato - spiega - vagheggiando la riforma della giustizia”. “Ma è una giustizia classista? Se la prende tanto con i poveracci?”, chiede Gruber. Albano alza ancora più i toni: “Guardi è una politica securitaria - spiega - non solo l'abuso d'ufficio si inserisce in una cultura autoritaria e non in una cultura liberale perché lascia a mano libera ai pubblici ufficiali, ma anche le nuove fattispecie di reato che vengono introdotte, anche il divieto di pubblicazione delle motivazioni delle ordinanze cautelari che non vanno a tutela dell’indagato”.

 

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