social e media

Chiara Ferragni chiude i commenti. E tra i brand serpeggia il "rischio reputazionale"

Le rapide vacanze in montagna di Chiara Ferragni nel culmine del pandoro-gate fanno discutere follower e osservatori, ma fuori dai suoi profili. Insomma, niente commenti. L'influencer ha rotto ieri il silenzio con due comunicazioni. Una nota sull'inchiesta che la vede indagata per truffa dalla Procura di Milano, in cui si dice a disposizione degli inquirenti per ogni chiarimento e afferma che parlerà solo con le autorità competente e non con i media che la stanno cercando insistentemente da settimane, da quando è scoppiato il caso beneficenza.

 

Sui social invece ha pubblicato una serie di storie in cui si mostra spensierata e sorridente con i figli Leone e Vittoria, la sorella Valentina e la madre. Aveva annunciato un break di 24 con la famiglia, ma il marito Fedez non c'è, circostanza che ha rinfocolato le voci che danno la coppia in periodo di tensione dopo gli attacchi de rapper alla stampa, non graditi dalla moglie.  Insomma, due canali comunicativi. Le note ufficiali e pochi, mirati contenuti social. Ma niente "interazione", almeno per il momento. Infatti l'influencer e imprenditrice è tornata a postare chiudendo però la possibilità di commentare ai follower. Che nel frattempo continuano a scendere, anche se la cifra è sempre monstre: 29.4 milioni su Instagram. 

 

Intanto la storia travalica di nuovo i confini nazionali e finisce sulla stampa internazionale. "La star italiana dei social media deve affrontare domande spinose sulla frode delle torte di beneficenza", scrive il Financial Times, "bibbia" britannica della finanza che conta, tra cui i tanti band che potrebbero non rinnovare la fiducia nell'influencer. Nel lungo articolo online parla tra gli altri Rupert Younger, direttore del Centre for Corporate Reputation dell'Università di Oxford: "Il rischio reputazionale è tutto. Per i marchi, la Ferragni è concepita per essere qualcosa di integro, positivo e stimolante a cui associarsi. È facile capire perché vogliano distanziarsi".