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Sven-Goran Eriksson rivela il suo dramma: "Mi resta un anno di vita"

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Un anno di vita, nella più ottimistica delle ipotesi. L'allenatore svedese Sven-Goran Eriksson ha  sorpreso tutti con una rivelazione drammatica sulle sue condizioni di salute. L’ex tecnico di Roma, Lazio e dell’Inghilterra ha detto alla radio svedese P1 che gli è stato diagnosticato un cancro terminale e, nella migliore delle ipotesi, gli resta circa un anno di vita. 
Eriksson, che ha allenato l’Inghilterra per cinque anni prima di lasciare dopo la Coppa del Mondo del 2006, si è dimesso dal suo ultimo ruolo di direttore sportivo nel club svedese Karlstad 11 mesi fa a causa di problemi di salute. Il 75enne ha detto: "Tutti vedono che ho una malattia che non fa bene, e tutti suppongono che sia un cancro, e lo è. Ma devo combatterla il più a lungo possibile. So che nel migliore dei casi ho circa un anno, nel peggiore dei casi anche meno. O nel migliore dei casi suppongo anche di più. Non credo che i medici che ho a disposizione possano essere del tutto sicuri, non possono mettere un giorno. È meglio non pensarci. Devi ingannare il tuo cervello. Potrei andare in giro a pensarci tutto il tempo e sedermi a casa ed essere infelice e pensare di essere sfortunato e così via", ha raccontato.

"È facile finire in quella posizione. Ma no, guardo i lati positivi delle cose e non bisogna farsi seppellire dai problemi, perché questo è ovviamente lo battuta d’arresto più grande di tutti".  Nella sua carriera Eriksson ha portato il Benfica a vincere tre titoli nella massima serie portoghese e un secondo posto in Coppa dei Campioni prima di guidare la Lazio al secondo e più recente trionfo in Serie A nel 1999-2000. Eriksson ha preso il posto di Kevin Keegan come allenatore dell’Inghilterra nel gennaio 2001. "Ero completamente sano, poi sono crollato, sono svenuto e sono finito in ospedale. Dopo un consulto medico ho scoperto di avere avuto in ictus e che avevo già un tumore. Non so da quanto tempo, forse un mese, forse un anno. Si è scoperto che avevo il cancro ma il giorno prima avevo corso cinque chilometri. È venuto dal nulla. E questo ti rende scioccato. Non sento grandi dolori. Ma mi è stata diagnosticata una malattia che puoi rallentare ma che non puoi operare. Quindi è quello che è", ha concluso Sven. 

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