Il racconto
Ferragni, la titolare della gioielleria romana: "Vendite basse e scarsa qualità"
Chiara Ferragni, due giorni fa, ha rotto il silenzio social. Oggi, però, è arrivata l'ennesima brutta notizia. La Coca Cola aveva messo sotto contratto la regina degli influencer lo scorso dicembre per girare uno spot pubblicitario e averla come testimonial per la campagna italiana di inizio anno. Le riprese erano state fatte a Milano e lo spot era pronto per la diffusione, quando è esploso il caso della multa da un milione di euro. La società ha fatto un passo indietro. Ma non è tutto. Perché nuove grane arrivano da ogni fronte. In un'intervista concessa al sito InvestireOggi, la direttrice di una gioielleria romana ha raccontato le conseguenze del flop dell'imprenditrice digitale.
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Nella primavera del 2021, la direttrice della gioielleria è stata contattata dai rappresentanti di Morellato per la vendita di gioielli e orologi a marchio Chiara Ferragni. "Basterà l'immagine dell'occhio", le avevano detto, prospettando vendite fuori controllo e boom di entrate. Quando la campagna ha avuto inizio, però, niente di quanto promesso accade. "I prodotti vengono consegnati, ma non si rivelano della qualità immaginata. Né argento, né oro, bensì solo metallo, una lega anallergica. La stessa fascia di prezzo risulta bassa, tra 49 e un massimo di 300 euro, ben sotto gli standard della gioielleria capitolina", si legge sull'articolo.
A quel punto la titolare della gioielleria ha convocato gli agenti Morellato e ha chiesto se ci fosse la possibilità di effettuare il reso. "Le parti giungono a un accordo: saranno ritirati i soli orologi, ma in cambio di gioielli della nuova linea secondo un rapporto di 1:1", si legge ancora. Come è andata a finire? La merce è rimasta in magazzino, nonostante i maxi-sconti.