Il caso
Venezi contestata, Gassmann spiazza tutti: il tweet lascia la sinistra di sasso
Il direttore d'orchestra Beatrice Venezi è stata contestata a Nizza. Prima che il concerto di Capodanno iniziasse, parte dei presenti ha iniziato a rumoreggiare, ha mostrato un telo al pubblico e ai musicisti e ha gridato al fascismo. La pianista, con eleganza e superiorità, si è inchinata verso gli spettatori, e ha dato il via all'esibizione. L'azione è stata prontamente condannata dal Presidente della commissione Cultura della Camera, responsabile Cultura e Innovazione di FdI, Federico Mollicone. "Solidarietà e vicinanza al direttore Beatrice Venezi per la contestazione subita. Chi a Nizza avrebbe voluto impedirle di esprimere la propria libertà artistica si è ritrovato a subire i fischi del pubblico in sala, come si vede dal video. L'eccellenza e la bravura del direttore Venezi sono fuori discussione e non saranno questi reperti archeologici degli anni '70 a offuscarla", ha dichiarato.
Anche Alessandro Gassmann, uomo storicamente di sinistra, pur non riproponendo i fatti in maniera diretta, ha commentato quanto accaduto a Nizza. "Penso che fischiare un artista di valore, del quale non condividiamo il pensiero politico, sia anti democratico", ha scritto sul suo profilo ufficiale di X. "La democrazia deve lasciare libertà di espressione a tutti, anche a chi non condividiamo. Eppure è facile facile da capire…", ha aggiunto, schierandosi così contro tutti coloro che hanno protestato non riconoscendo il diritto all'esibizione e all'espressione artistica. Ma non è finita qui. Quando un utente si è inserito nella discussione, dicendo che i fascisti non hanno alcun diritto, l'attore, senza mezzi termini, ha digitato poche, dirette, parole: "Il tuo è un pensiero fascista".