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In Onda, da Scanzi il solito comizio anti-Meloni: "Comica, deludente e vittimista. Voto 4"
Un commento sulla conferenza stampa di fine anno. E’ questo quanto viene chiesto ad Andrea Scanzi da Luca Telese, che in compagnia conduce In Onda su La7. Il giornalista, ospite della puntata del 4 gennaio, non risparmia pesanti critiche alle parole pronunciate alla Camera da Giorgia Meloni: “Il mio commento è questo. Aspetti positivi sulla lunghezza, quando una politica parla così tanto con i giornalisti è un segno positivo, in questo Paese bisogna esultare anche per il minimo sindacale. Poi la presa di distanza nei confronti di Emanuele Pozzolo, anche quello è il minimo sindacale, ma accontentiamoci, e la scaltrezza dialettica che ha, lei spesso finge di dire tutto dicendo niente, è una dote politica di questi tempi. Tutto il resto l’ho provato prevedibile, deludente, a tratti noioso e a tratti involontariamente comico”.
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Ma le stilettate di Scanzi a Meloni non sono finite qui: “E’ stato un mix di benaltrismo, vittimismo, propaganda, con dei passaggi secondo me impresentabili e non ricevibili, come la difesa della legge bavaglio, come il sostenere che la Rai non è tele-Meloni, ma che addirittura loro stanno facendo opera di riequilibrio, vorrei sapere in che senso, e anche la negazione della questione morale. C’è eccome, Meloni ha detto di non avere nessuna pietà nei confronti di coloro che secondo lei non avvertono la responsabilità dell’importanza di fare politica, e io le credo, ma quello che ha fatto e farà con Pozzolo non lo ha fatto e non lo farà con Santanchè, Salvini, Delmastro, Sgarbi etc. Farei fatica a dare più di 4 onestamente”. Un voto che sorprende Aprile e Telese, che passano poi la parola ad altri ospiti in studio.