Chiara Ferragni, sciabolata di Bruno Vespa: "Dal chirurgo plastico"
Ospite a "Una montagna di libri", la rassegna che porta all'Alexander Girardi Hall a Cortina giornalisti e scrittori, Bruno Vespa si è seduto davanti a più di 400 spettatori per presentare il suo ultimo volume "Il rancore e la speranza. Ritratto di una nazione dal dopoguerra a Giorgia Meloni". Un'ora di incontro e tanti argomenti sviscerati. Da Hamas all'Ucraina, per passare a Meloni e a Schlein. Non è mancata, però, la notizia balzata agli onori di cronaca nelle ultime settimane, quella che riguarda Chiara Ferragni e il pandoro-gate. A riportare gli interventi del conduttore di Porta a porta è il Corriere del Veneto.
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A intervistare Bruno Vespa è stato Alessandro Russello, responsabile del Corriere del Veneto. "Lo so perché mi vuoi intervistare, il tuo unico interesse è arrivare a farmi parlare di Zaia. Zaia è molto bravo, mi ha anche convinto a produrre un prosecco. Sindaco di Venezia? Sarebbe un grande primo cittadino, ma anche Brugnaro è stato eccellente": così ha esordito il conduttore di Porta a porta. Poi si è tornati al libro e alle guerre: "Israele ha un sacrosanto diritto alla propria sicurezza, ma è anche vero che se ai bambini di Gaza non garantiamo un futuro, non offriamo una prospettiva di vita, diventeranno a loro volta terroristi". Sull’Ucraina ha detto: "Si va diffondendo nell’opinione pubblica una certa stanchezza, ma non sopporto l’idea che un Paese ne invada un altro".
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Vespa ha elogiato il premier Meloni in politica estera, poiché capace di "sedurre" i leader stranieri grazie "a un ottimo inglese che ha saputo miscelare con l’inflessione romanesca". Apprezzamenti anche per Elly Schlein, ma il giornalista ha consigliato alla segretaria del Pd di ricalcolare alcune posizioni troppo nette e di parte. Un suggerimento è arrivato infine dal pubblico, che ha sollecitato il conduttore dello storico contenitore Rai a esprimersi sull'affaire Ferragni. "L’ho ammirata come imprenditrice, ma con la beneficenza non si scherza e ora credo che per risalire la china più che ai guru della comunicazione dovrà affidarsi a un chirurgo plastico per rifarsi la faccia", ha concluso Vespa.